Per chi è a dieta o vuole semplicemente limitare lo zucchero senza farne a meno del tutto, è indispensabile sapere quale tipologia ingerire o scegliere. Ecco quindi quali sono le scelte migliori sul mercato.
Utilizziamo lo zucchero giornalmente in cucina ma anche fuori casa: sia per creare delle gustose ricette ai fornelli ma anche per dolcificare l’aroma del caffè.
Ci sono però numerose controindicazioni che ruotano attorno questo ingrediente. Il saccarosio, suo composto organico, determina un ingente aumento dell’insulina che favorisce l’incremento di andare incontro a gravi patologie di salute.
Inoltre gli elevati livelli di insulina nel sangue producono un grande calo di glucosio, il quale comporta un meccanismo di fame. Il corpo dunque sarà indotto a mangiare altri dolci per soddisfare questo bisogno.
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Per questi motivi bisogna scegliere il migliore tipo sul mercato conoscendo le basi della sua creazione e dei rischi a cui si può andare incontro.
Innanzitutto ci teniamo a ribadire che per qualsiasi grave patologia non bisogna mai affidarsi a consigli e articoli online bensì è opportuno ascoltare un consiglio medico.
Fatta questa premessa, bisogna inoltre specificare che esistono diverse tipologie di zucchero: partendo dal saccarosio, quello più classico, passando per quello di canna fino ad arrivare ai vari dolcificanti.
Il primo tipo è sicuramente quello più utilizzato: lo zucchero bianco o classico che dir si voglia. Anche detto saccarosio, lo si produce sia dalla barbabietola che dalla canna da zucchero.
Il problema principale di questo tipologia è la lavorazione per il prodotto finito: nella raffinazione subisce infatti diverse operazioni chimiche che lo privano di tutti i sali minerali e delle vitamine presenti nel prodotto originario.
Il problema di tutto ciò è che questo zucchero apporta all’organismo solamente energie senza però fornire altre sostanze nutritive.
Come detto precedentemente, il saccarosio innalza considerevolmente i livelli di insulina portando a probabili gravi patologie per il fisico. Per questo bisogna andar ad analizzare le sue alternative.
Questo è un prodotto notevolmente discusso negli ultimi anni a causa di dibattiti scientifici. Le sue proprietà infatti non risultano così salutari e così differenti dal saccarosio rispetto a come si pensava.
Ciò che invece si dovrebbe preferire a queste alternative è lo zucchero di canna integrale in quanto non viene prodotto con lavorazioni chimiche ed in più apporta vitamine e sali minerali al corpo.
Anch’esso però causa un innalzamento dell’insulina quindi il consiglio rimane lo stesso: usatelo sì ma con cautela e cura. Mai abusare di qualsiasi alimento, zucchero compreso.
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Sono entrambi dolcificanti. Per quanto riguarda il succo di agave, viene estratto dalla pianta di agave ed è costituito principalmente da fruttosio.
Ha il vantaggio però di essere un prodotto naturale, quindi senza lavorazioni chimiche, e quindi possiede discrete quantità di potassio, calcio, magnesio e ferro.
Per quanto riguarda il secondo invece, si tratta di un dolcificante estratto dalla fermentazione di cereali quali l’orzo, il riso, il mais ed il frumento.
Come il succo di agave, apporta anch’esso discrete quantità di sali minerali e vitamine ma ha un potere dolcificante molto meno intenso rispetto a quelli precedentemente citati.