Zucca in agrodolce alla Siciliana: vi proponiamo la ricetta della tradizione popolare facile e gustosissima, pronta in soli 10 minuti
La zucca, versatile nel gusto e negli accostamenti, è in grado di sprigionare il suo gusto in preparazioni più particolari e saporite, ne è un esempio questo piatto siciliano chiamato in tutta l’isola come ‘u ficatu ri setti cannola‘, vale a dire il fegato dei sette rubinetti. Originario del mercato di Palermo, questo piatto veniva preparato sul momento e prende il nome di fegato perché all’epoca, questa parte di animale era destinata solo ai nobili e ad i ricchi. In questa cottura la zucca assume un colorito scuro che ricorda anche nella consistenza il fegato cucinato in agrodolce. I sette rubinetti erano le fontane del mercato in cui i venditori preparavano questo piatto e dove poteva essere comprato. Vediamo insieme cosa occorre per preparare questa zucca in agrodolce con la ricetta siciliana
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Questa ricetta prevede una prima cottura in olio d’oliva ed una seconda in padella per qualche minuto. Non si può classificare certamente come piatto salutare, ma si presta per chi segue una dieta vegana o vegetariana. Scopriamo insieme i passaggi della ricetta
Tagliamo la nostra zucca a metà e puliamola dai filamenti interni. Eliminiamo la buccia e tagliamola a fette spesse di circa 2 cm. Mettiamo a scaldare l’olio in una padella dai bordi alti e quando avrà raggiunto la temperatura di circa 170°, immergiamo le nostre fette cuocendo 4 minuti per lato. La zucca dovrà assumere un bel colore dorato, ma non deve diventare morbida ma conservare il suo grado di croccantezza. Scoliamo su un foglio di carta assorbente ed intanto tritiamo finemente l’aglio e le foglie di menta. Utilizziamo l’olio usato per friggere le fette di zucca, circa 100 ml sulla quantità totale, mettiamolo in un tegame largo e facciamo soffriggere la menta con l’aglio, aggiungiamo lo zucchero, il sale e l’aceto. Lasciamo addensare e poi inseriamo le nostre fette fritte. Vedremo come la zucca assumerà un colorito caramellato che ricorderà l’aspetto del fegato. Serviamo come contorno o anche come gustoso secondo!