Gli ziti lardiati sono un piatto adatto per la domenica a pranzo in cui solitamente si mangia più condito e saporito rispetto al resto della settimana
La ricetta degli ziti lardiati ha antiche origini contadine che si rispecchiano nella tradizione culinaria italiana e in particolare in quella napoletana. Il nome “lardiato” significa letteralmente “lardellato” e indica l’aggiunta della carne di maiale al sugo di pomodoro.
Lo stesso ingrediente che dà il sapore deciso a questo piatto può essere aggiunto, sempre secondo la tradizione culinaria della Campania anche alla pasta e patate o alla pasta e fagioli, ad esempio, per renderle più gustose e corpose.
Se vi capita di andare in vacanza a Napoli e nel menù di alcune tipiche trattorie non trovate gli ziti lardiati vuol dire che non sono descritti con questo nome. Potreste quindi chiedere allo chef o cercarli con gli altri appellativi per cui sono conosciuti ovvero maccaroni (maccheroni) o maccaruncielli alla lardiata. Ma rimanendo lontano dalla città alle pendici del Vesuvio potete provare a cucinarli da soli per un pranzo domenicale ricco visto il gusto deciso di questo primo piatto.
Ingredienti
200 grammi di cotenne di maiale
Una lattina di pomodori pelati
Un mix di soffritto di sedano, carota e cipolla oppure i tre ingredienti da tagliare e usare insieme
Uno spicchio d’aglio
Prezzemolo q. b.
Sale q. b.
Pepe q.b.
Olio q.b.
350 grammi di Ziti
Procedimento
Per prima cosa eliminate la parte del grasso della cotenna di maiale, facendola bollire in una pentola con l’acqua e tagliando con un coltello affilato il grasso, appunto.
A questo punto prendete un tegame capiente e aggiungete olio, sedano, carota e cipolla.
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A metà cottura aggiungete le cotenne di maiale che avrete tagliato sottilissime. Fate soffriggere il tutto e versate i pelati.
Cuocete per un’ora circa e aggiustate di sale e pepe. Bollite gli ziti e uniteli al condimento. Saltate con prezzemolo e pecorino grattugiato.
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