È tradizione secolare mangiare a mezzanotte del 31 Dicembre zampone o cotechino con le lenticchie: ma sono cibi salutari? Fanno male all’organismo? Scopriamo insieme cosa provocano al nostro corpo.
Durante questo periodo di festività, nessuno bada a scrupoli in tavola. Le tradizioni in quanto tali vanno rispettate: in questo modo si dà via libera al proliferare di panettoni, pandori, torroni e quant’altro.
Per quanto riguarda il veglione del 31 Dicembre, l’usanza italiana prevede il consumo del cotechino (o zampone) con le lenticchie: stando a quanto dice la leggenda, mangiare questi alimenti porterebbe ad avere più fortuna economica con l’ingresso del nuovo anno.
Il cibo in questione ha origini povere. Deriva infatti dagli scarti del maiale ed in passato doveva essere consumato il prima possibile poiché non idoneo a lunghe stagionature. Erano inoltre particolarmente adatti al periodo natalizio in quanto la macellazione dei maiali avveniva a Dicembre e come già detto, andava consumato in pochi giorni.
Da tutto ciò deriva la leggenda che il maiale porti fortuna economica. Miti a parte però, cotechino e zampone fanno male? Scopriamo cosa dice la scienza a riguardo e cosa provoca al nostro organismo.
Può risultare banale ma dobbiamo evidenziare che il cotechino e lo zampone rientrano di diritto nella categoria delle carni rosse processate e fra questi si distinguono per essere gli insaccati maggiormente grassi.
Per capire se fanno effettivamente male all’organismo, dobbiamo prendere in considerazione i valori nutrizionali. Per quanto riguarda il cotechino ritroviamo in 100 grammi di alimento:
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Al contempo lo zampone, sempre per 100 grammi di alimento, presenta i seguenti dati:
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Come si può evincere nelle liste dei valori nutrizionali appena riportati, possiamo notare che entrambi i cibi sono molto ricchi di proteine. La parte più drammatica però riguarda grassi e colesterolo.
Entrambe le sostanze in questione se assunte assiduamente ed in quantità ingenti possono portare a gravi conseguenze per il sistema cardiocircolatorio.
In generale questi due prodotti sarebbero da ingerire con molta moderazione: una volta al mese è una frequenza adatta. Sarebbe meglio addirittura bandirlo dalle tavole per i soggetti che soffrono di colesterolo alto, glicemia alta e diabete.