Il problema della caduta dei capelli potrebbe avere i giorni contati. Dal Giappone è arrivata un’ipotesi molto accreditata anche se mancano vero studi scientifici al riguardo. La caduta è quasi sempre causata da fattori genetici o dallo stress, ma ben presto potrebbe essere svelato ufficialmente un rimedio naturale.
Il segreto si chiama isosaponari, un flavonoide che si trova nella wasabi, la salsa che solitamente si mette sul sushi. Secondo le primissime ricerche sarebbe tre volte più efficace dei prodotti chimici. La notizia giunge dalla Kinin, una società nipponica che produce la celebre salsa verde che viene utilizzata sul sushi.
Come riportato da Cosmopolitan.com il direttore dell’Associazione internazionale dei tricologisti David Salinger ritiene che l’isosaponarin agurebbe sui fibroblasti responsabili del fattore di crescita del capello, mentre il potente antiossidante 6-MITC aiuterebbe a ridurre l’infiammazione dei follicoli associata alla caduta.
Questo non vuol dire che mangiare sushi tutti i giorni blocca la caduta dei capelli o aumenta la ricrescita. Gli effetti sul cuoio capelluto si hanno soltanto con applicazione locale della radice fresca grattugiata. Come detto in precedenza mancano conferme da parte della comunità scientifica, ma la sensazione è che la radice del wasabi possa rivelarsi davvero molto utile.
Inoltre il wasabi vanta altre proprietà benefiche per il nostro organismo. Ricco di vitamina C svolge funzioni antiossidanti e antibatteriche. E’ in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, ma ha anche proprietà che si rivelano utili nell’espulsione delle tossine e nella depurazione del fegato. È stato dimostrato che le sue proprietà antinfiammatorie sono capaci di ridurre il gonfiore e l’infiammazione alle articolazioni tipiche dell’artrite.
In conclusione la radice del wasabi non va mangiata per ottenere l’infoltimento dei capelli. Se viene assunta in dosi elevate il fegato non è in grado di elaborarla e può quindi provocare gravi danni di salute. Per la salute dei capelli bisognerà applicare localmente la radice fresca grattugiata.