Vite al Limite, la storia di Joyce è una delle più tristi dell’intero programma: dopo la grande trasformazione, arriva il triste epilogo.
Tra i programmi più visti della nostra televisione c’è sicuramente ‘Vite al Limite’: lo show americano va in onda su Real Time.
In questi anni sono arrivate tantissime edizioni: il pubblico risponde sempre bene e le storie sono sempre toccanti: non mancano concorrenti che fanno addirittura piangere i telespettatori.
Il protagonista del reality è sicuramente il dottor Nowzaradan: il medico con i suoi modi burberi cerca di far perdere peso e di ridare una nuova vita a persone particolarmente obese, che spesso e volentieri superano anche i 300 chilogrammi.
La maggior parte dei pazienti riesce a raggiungere gli obiettivi, sottoponendosi anche all’intervento di bypass gastrico.
Una delle storie più toccanti dell’intero programma è sicuramente quella di Joyce Del Viscovo: la donna aveva avuto un grande cambiamento, ma poi è arrivato il dramma.
Non tutte le storie di ‘Vite al Limite’ hanno avuto un lieto fine: l’epilogo per alcuni concorrenti è stato addirittura drammatico. La storia di Joyce Del Viscovo è veramente sconvolgente.
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L’allora 44enne prese parte al programma con un peso corporeo di 344 kg. A causa del rapporto turbolento con la madre, riusciva a sfogarsi solamente con il cibo.
Da tre anni la donna non riusciva più a muoversi e non usciva nemmeno di casa. Joyce riuscì a perdere addirittura 62 chili prima di abbandonare definitivamente il programma.
Da allora non si sa più nulla su di lei: non circola nulla né in rete né sui social network. Il dottor Now, dal canto suo, rilasciò alcune dichiarazioni a ‘People’ in cui spiegò che per dimagrire occorre anche una grande concentrazione sula propria psicologia.
Il percorso della donna sembrava lineare e perfetto, ma poi è accaduto un qualcosa probabilmente nel suo inconscio che ha portato all’abbandono del reality.
Il reality viene criticato da tantissime persone proprio per questo aspetto: i pazienti del medico iraniano non vengono aiutati da psicologi e da esperti di settore che possono stimolarli e motivarli durante un percorso che è comunque tutt’altro che facile.