“Uova alla salmonella”: la notizia appena arrivata, i Nas ne hanno sequestrate oltre 32mila. Scatta l’allarme!
Sono ben nove le aziende a cui i Nas hanno apposto i sigilli in queste ultime ore: sequestrate oltre 32mila uova! Insomma, qualcosa che ha scioccato totalmente i consumatori che adesso sono giustamente in allarme. Dalle indagini svolte dalle forze dell’ordine sono emersi elementi clamorosi come maltrattamento degli animali, frode in commercio, uova senza alcuna tracciabilità e tenute in condizioni pessime. Oltre alle 32mila uova sequestrate, anche 4.600 galline ovaiole e 30 tonnellate di mangimi non regolamentari sequestrati.
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“Uova alla salmonella”
La notizia riportata da Il Mattino parla di ‘Uova alla salmonella’. Nella nota dei Carabinieri riportata nell’articolo si legge: “Gli interventi hanno consentito di individuare situazioni di significativa gravità e di impedire la prosecuzione di condotte lesive della lealtà commerciale e di potenziale pericolo per la salute, come la mancata adozione delle misure di biosicurezza, previste dai piani di controllo e sorveglianza per la prevenzione dell’influenza aviaria”.
Insomma, una situazione che, ora come ora, desta molte preoccupazioni. Con certe malattie, soprattutto nel settore aviario, non si scherza. La nota testata giornalistica parla di un elevato rischio salmonella e in Italia è subito allarme. I consumatori, stando a quanto manifestano nei commenti, hanno subito cominciato a commentare ostentando un bel po’ di preoccupazione. Si parla di un maxi sequestro di uova, ben 32mila. Mancanza di condizioni igienico sanitarie ed utilizzo di strutture abusive. Vengono riportate, nella notizia, ben 101 violazioni amministrative. Sono stati denunciati, inoltre, 7 operatori del settore con l’accusa di maltrattamento di animali e frode in commercio. Ancora, nella nota si legge: “Nel corso delle ispezioni sono stati anche eseguiti 133 campioni di uova, prodotti derivati e matrici ambientali, al fine di accertare l’eventuale impiego di sostanze non consentite, non solo in riferimento a disinfestanti ed insetticidi, ma anche all’uso indiscriminato di antibiotici e medicinali, nonché alla corretta somministrazione di alimenti zootecnici e dell’acqua”.
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