Prima di acquistare le uova quando andiamo a fare la spesa dovremmo sempre dare uno sguardo a quella che è una indicazione fondamentale.
Le uova sono indispensabili in cucina e si trovano alla base di innumerevoli ricette di tutti i tipi. Tanto i primi ed i secondi piatti quanto una vastissima varietà di dolci, antipasti e contorni ne prevedono la presenza. Se l’uomo non le avesse adattate al consumo alimentare le cose oggi non sarebbero le stesse.
Difatti gli umani mangiano le uova da millenni, avendo intuito come le stesse non siano soltanto saporite ma anche preziose in ambito di assimilazione di diverse sostanze nutrienti. Al loro interno spicca in particolar modo la presenza delle proteine. Bisogna però non esagerare con l’assunzione settimanale di questo alimento di origine animale, perché lo stesso potrebbe anche favorire un aumento dei livelli di colesterolo. Cosa che avviene se, per l’appunto, il consumo risulta essere eccessivo.
Il particolare è il tuorlo, ovvero la parte gialla, ad essere più ricca di colesterolo e di grassi, ma anche di vitamine e di minerali. L’albume invece, che è la parte bianca, è maggiormente dotata di acqua e di proteine. E poi c’è il guscio, che protegge tutto quanto l’interno.
Con le uova bisogna anche fare attenzione ad una possibile contaminazione da Salmonella – il pericolo si può evitare così – e da parte di altri batteri in grado di provocare delle intossicazioni alimentari. Cosa che può essere molto frequente quando le si consuma crude. Meglio cuocerle a minimo 60-65° per almeno tre-cinque minuti. In fase di acquisto poi è sempre importante cercare di riconoscere quelle che sono le uova fresche, nelle quali si trova una carica di sostanze nutritive maggiore.
Ovviamente la prima indicazione ci arriva da quella che è la data di scadenza, che in un uovo fresco è più lontana. Ma è sempre bene constatare quello che è lo stato di integrità della confezione. Nel caso in cui ci siano dei fori o degli schiacciamenti potrebbero esserci dei danni anche ai gusci.
Inoltre sui gusci stessi sono presenti delle sigle, che rappresentano delle indicazioni obbligatorie da fornire per legge, all’interno del territorio dell’Unione Europea. Abbiamo nello specifico:
Il numero indica il tipo di allevamento, mentre la sigla IT si riferisce all’Italia. Il 3 è indicativo di un allevamento chiuso, con le galline tenute in gabbia ed in condizioni molto negative per il loro benessere psicofisico. E cioè senza libertà di spazio e di movimento. Si presume che un uovo prodotto in queste condizioni sia qualitativamente non all’altezza di un altro realizzato mediante tipi di allevamento più consoni alla dignità degli animali.
Dunque, è meglio evitare il numero 3 e preferire un uovo con sul guscio stampato il numero 0, che invece si riferisce agli allevamenti biologici. Ciò vuol dire che le galline hanno invece possibilità di muoversi. Gli allevamenti bio sono da preferire, così come le coltivazioni, per l’assenza di prodotti chimici.
Invece i numeri 1 e 2 fanno capire che siamo al cospetto rispettivamente di una tipologia di allevamento misto, aperto per il bel tempo e riparato quando imperversano le intemperie. E di un allevamento su terra, con spazi però del tutto al coperto, in edifici con più piani.