Il nostro cervello può incorrere in danni irreversibili, invecchiando addirittura ogni volta di due anni, se assumiamo un particolare alimento tutti i giorni
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A quanto pare l’idea che bere qualche bicchiere di vino al giorno faccia buon sangue non è più così valida come ci avevano insegnato i nostri nonni.
Recenti studi americani hanno infatti evidenziato che consumare ogni giorno anche minime quantità di alcol porterebbero il cervello ad avere danni irreversibili.
La ricerca è stata pubblicata su Nature Communication ed è condotta prendendo a campione circa 36 mila persone in età adulta.
È stato evidenziato che bere un’unità di alcol al giorno, che equivale a mezza birra oppure ad un bicchiere di vino, non comporta nessun dato significativo.
Al contrario arrivando a due unità di alcol giornaliere è stata registrata un’immediata diminuzione del volume del cervello, la stessa che si ha a seguito di due anni di invecchiamento
Addirittura passare a tre unità, che corrispondono all’incirca a tre birre, comportano un restringimento del cervello paragonabile ad un invecchiamento di tre anni e mezzo.
Lo studio sui danni irreversibili al cervello
Finora gli studi effettuati sulle conseguenze dell’alcol sul cervello dell’uomo non possono però dare dati certi, occorre infatti valutare molti altri fattori.
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In particolare gli scienziati che conducono ricerche a riguardo devono ancora chiarire, dati alla mano, se bere una birra al giorno ha lo stesso effetto del berne sette insieme dopo una settimana di astensione.
Esistono già delle prove che dimostrano l’insorgere di danni anche gravi sull’organismo a seguito del cosiddetto “binge drinking“.
Questo fenomeno tristemente famoso, e purtroppo molto in voga, riguarda l’insana abitudine di bere fino ad essere completamente ubriachi.
Anche se i rischi di tale pratica sul cervello sono documentati gli scienziati ritengono di dover continuare nella ricerca prima di fornire dati certi.
Il decadimento del cervello che l’alcol provocherebbe ha bisogno quindi di essere ancora studiato, finora i ricercatori non sono stati in grado di cogliere le giuste correlazioni.
Il problema principale è che i dati raccolti sono il frutto di un lavoro eseguito in un lasso di tempo troppo breve.
I ricercatori però si sono proposti di accumulare dati biomedici longitudinali ottenuti seguendo i soggetti che partecipano allo studio lungo tutto il percorso della vita.
Solo così infatti si potrà anche scoprire perché bere a partire da due unità alcoliche può portare ad avere danni al cervello mentre berne soltanto una non risulta avere effetti negativi.