Shrinkflation, ecco il nuovo “trucchetto” dei produttori di pasta e non solo per aumentare il prezzo riducendone la quantità.
Ultimamente si parla sempre di più di shrinkflation, una pratica adottata da numerose aziende per aumentare il prezzo dei prodotti, mascherandolo però agli occhi inesperti del consumatore.
Una pratica sempre più utilizzata e che coinvolge davvero moltissimi prodotti, dalla pasta al cibo per animali, dagli snack ai dolciumi. Sempre più aziende la stanno mettendo in pratica e molte sono aziende famose che tutti conosciamo e acquistiamo al supermercato.
Ma di che cosa si tratta nello specifico? E come possiamo evitare di cadere nel tranello? Andiamo a vedere insieme cos’è la shrinkflation e come non farsi fregare al supermercato.
Partiamo dal presupposto che purtroppo questa pratica, chiamata appunto shrinkflation, è del tutto legale, e che quindi non è possibile tutelare i consumatori da questo punto di vista.
Si tratta comunque di una pratica molto scorretta, che prevede l’innalzamento dei costi in maniera velata, ingannando il consumatore meno attento.
Ma come vien messa in pratica? Il costo del prodotto rimane inalterato, ma a cambiare è la quantità del prodotto (comunque segnalata sulla confezione). Ciò vuol dire che se eravamo abituati a comprare quella determinata confezione di pasta a un determinato prezzo, troveremo sempre la stessa confezione(spesso della stessa grandezza) con lo stesso prezzo, ma nella quantità indicata troveremo una diminuzione.
Un inganno legale praticato in particolare all’estero e negli Stati Uniti, che però può essere raggirato. Essendo informati e facendo attenzione all’etichetta infatti, si noterà il cambiamento nel peso del prodotto, rendendosi in questo modo consapevoli di ciò che si compra.
Attenzione alla confezione quindi, che nonostante venga resa accattivante proprio per coprire il trucchetto, riporta comunque sempre il peso del prodotto.