La trippa in una versione che può conquistare anche chi di solito la evita. Preparata così ha tutto un altro sapore, è da provare!
La trippa è uno di quei cibi che o si ama o si detesta e nel secondo caso si giura che non la si mangerà mai. Invece a volte si può anche cambiare idea se viene preparata in un modo così.
Questo piatto che fa parte della gastronomia popolare italiana, nato come pietanza di recupero in contesti non abbienti, presente poi nelle osterie come cibo semplice e saziante si è affermato sempre di più in ristoranti anche eccellenti.
Cucinata in modo diverso in base alle varie tradizioni regionali viene anche rivisitata ed elaborata in versione più contemporanea come nel caso di questa variante fritta e accompagnata da una salsa di erbe aromatiche.
La trippa è sostanzialmente costituita da frattaglie di animale, prevalentemente lo stomaco di bovini e suini. Tagliata solitamente a strisce viene erroneamente considerato un cibo molto grasso.
In realtà è una falsa credenza, perché la trippa è un alimento ricco di proteine e poche calorie, ma un alto contenuto di colesterolo ( 122 mg per 100 g di prodotto), perciò non indicata per chi deve tenerlo basso.
Passiamo a scoprire la ricetta di questa trippa fritta che potrà piacere e stupire anche a chi non la mangerebbe mai.
Oltre a questa salsa alle erbe dove intingere le striscioline di trippa, che serve per accostare un sapore più fresco a quello forte intenso della trippa e della frittura, altre scelte di salse possono essere una fresca salsa alla rucola o una più dolce alle arance caramellate.
Per la salsa:
Si inizia con la bollitura della trippa che deve essere posta in una pentola con abbondante acqua, cipolla, carota e sedano interi. Coperta con un coperchio deve cuocere per 1 ora.
Poi, bisogna scolare la trippa e metterla a bagno nel latte. Dovrà restare così per tutta una notte o comunque circa 12 ore.
Nel frattempo, prima di procedere con il resto della preparazione, fare la salsa. Sbollentare i pomodori, quindi spellarli e tagliarli a concassé, cioè a piccoli tocchettini.
Sbollentare anche la cipolla in acqua con aceto di vino e un pizzico di sale e tagliarla a dadini, poi tritare tutte le erbe aromatiche e mescolare tutti questi ingredienti. Condire infine con sale, olio e peperoncino. Tenere da parte.
Arrivato il momento di proseguire, passato il tempo di ammollo, scolare la trippa, strizzarla e tagliarla nelle classiche striscioline.
Sbattere le uova e unirvi il succo del limone e la scorza grattugiata e aggiungere sale e pepe a piacere. Quindi passare le strisce di trippa prima nelle uova e subito dopo nelle farine miscelate tra loro.
Mettere a scaldare l’olio di semi e quando è bollente gettare la trippa e friggere. Scolare dall’olio in eccesso e servire calda con accanto la salsa di erbe in cui intingere le striscioline.
(Romana Cordova)