Tracce di pesticidi nella birra: ecco i marchi a rischio

Secondo un’indagine condotta dall’Istituto nazionale del consumo francese, con un approfondimento tutto italiano de Il Salvagente, alcune birre di fama mondiale contengono tracce di glifosato e antiparassitari, considerati potenzialmente pericolosi per la salute.

45 le birre finite sotto la lente di ingrandimento e in ben 25 sono state trovate molecole di glifosato, etichettato come un “probabile cancerogeno” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Ma non solo, anche parassitari come i fungicidi boscalid, ftalimmide e folpet, che pur essendo contenuti in questa bevanda al di sotto dei limiti consentiti dalla legge, non sono del tutto esenti da rischi soprattutto se abbinati al glifosato. Sono 13 birre le promosse che ottengono voti dalla sufficienza in su – fra queste, 6 ottengono un punteggio di eccellenza – mentre 15 sono valutate sotto la sufficienza.

Il Salvagente propone una valutazione di quelle presenti sul mercato italiano. E sintetizza: “Birre popolari come Carlsberg e Heineken sono risultate estremamente pulite e del tutto prive di tracce di glifosato o altri pesticidi; meno positivi i responsi di Corona, La Chouffe, Leffe e Guinnes Nitro IPA, che a seconda dei casi mostrano residui di glifosato isolati o addirittura combinati con alcuni fungicidi”. In Italia la birra diventa sempre più popolare e si riduce il gap dal vino: si bevono in media 33 litri di vino a persona durante l’arco di un anno, mentre la birra – con 31,5 litri consumati per persona – si stabilizza immediatamente al di sotto.

Gestione cookie