Torte dei matrimoni dal passato, niente dolce: erano salate, poi cosa è cambiato

E se vi dicessimo che le torte nuziali non sono sempre state come le conosciamo oggi? La loro storia se pur antica non inizia con glasse e fiorellini.

torta nuziale
In passato le torte nuziali non erano dolci (CheCucino.it)

Il taglio della torta è l’apice conclusivo della festa di matrimonio. Si tratta del dolce simbolo della giornata, quello scelto e personalizzato dagli sposi che richiedono un dolce spettacolare formato da più strati con glasse e fiore oppure le sempre più apprezzate nude cake passando per le millefoglie un classico senza tempo ma magari a forma di cuore. La scelta è davvero ampia per forme, gusti e dimensioni, del resto si parla del momento in cui simbolicamente gli sposi salutano amici e parenti per iniziare la loro vita insieme.

Eppure la storia delle torte nuziali non è propriamente iniziata come la immaginiamo noi oggi. Si tratta di una tradizione antichissima, che addirittura risalirebbe ai banchetti nuziali di epoca romana; ma se questo forse non ci stupisce, a lasciare a bocca aperta è l’idea che un tempo le torte nuziali non erano dolci ma salate.

La storia e l’evoluzione delle torte nuziali nei secoli

torta di matrimonio
Il buffet di dolci e la torta multipiano è un must dei matrimoni di oggi (CheCucino.it)

La storia delle torte nuziali non è sempre stata costellata da decorazioni eleganti, creme pasticcere e fondant di rivestimento anzi le prime torte di matrimonio, quelle appunto di epoca romana, erano in realtà dei biscotti grossi fatti di grano e orzo che bisognava rompere in testa alla sposa in modo da creare tante briciole da portare a casa e che avrebbero rappresentato la buona sorta della vita matrimoniale.

Vista l’estensione dell’Impero, l’usanza arrivò anche in quei territorio che oggi sono la Francia e la Gran Bretagna dove inizialmente i biscotti diventarono dei panini impilati uno sopra l’altro a formare una torre e gli sposa per avere buona sorte dovevano riuscire a darsi un bacio sulla sommità della pila. Da questi panini impilati dovrebbe derivare, quindi, la prima caratteristica delle torte matrimoniali ovvero la torre e cioè lo sviluppo in altezza della torta.

Una tradizione quella dei panini impilati a torre che resiste almeno fino al 1600; un dato certo che è testimoniato da libri di cucina dell’epoca in cui non solo si parla di queste torte nuziali ma si evince anche che i panini erano farciti con carne, sugna, frutta secca ma anche ostriche e spezie. Insomma qualcosa di ben diverso dalle torte nostrane. Ma allora quando le torte diventano dolci e cosa cambia?

La torta nuziale, una moda lanciata dalla regina Vittoria

Per arrivare alle torte come le conosciamo noi oggi, quelle dal bianco candido, dobbiamo aspettare il regno della regina Vittoria quando al suo banchetto nuziale (siamo nel 1840) inaugurò la stagione senza fine delle torte spettacolari a più strato.

Nel secolo e mezzo precedente però le torte matrimoniali si erano fatte già dolci, questo grazie al maggiore sviluppo nella pasticceria e soprattutto grazie alla lavorazione industriale della barbabietola per cui lo zucchero arrivò a prezzi più accessibili per tutti e permise di sostituire quegli ingredienti dei panini, come l’agnello e le ostriche, che erano in realtà molto cari.

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