Tonno in scatola, alcuni studi stravolgono tutto: vediamo insieme qual è il miglior modo per consumarlo e perché.
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In un modo così frenetico come quello di oggi, gli alimenti in scatola, sott’olio e sotto aceto stanno riscuotendo grande successo e popolarità.
Prendere cibo già pronto per il consumo è di grande aiuto: al giorno d’oggi le persone hanno pochissimo tempo per cucinare o per preparare un piatto buono e sostanzioso.
Il tonno in scatola è indubbiamente uno degli alimenti più consumati al mondo, amato soprattutto per la sua praticità: in un solo colpo, è possibile mangiare un prodotto a base di pesce e assumere comunque i nutrienti di cui è dotato.
Da anni il dibattito è apertissimo: c’è chi appoggia tantissimo questi tipi di alimenti in scatola e c’è chi li critica aspramente, puntando il dito anche sulla consistenza e sulla qualità dell’olio utilizzato.
Secondo alcuni recenti studi, l’olio presente nella scatola di tonno è veramente magnifico: adesso vediamo come mangiare questo particolare prodotto alimentare e soprattutto perché il suo olio non andrebbe gettato via.
Tonno in scatola: come mangiarlo e perché
Il tonno in scatola è un alimento amatissimo praticamente in tutto il mondo: è relativamente economico, è molto versatile (si presta a tantissime ricette e può essere l’ingrediente primario di diversi piatti), e soprattutto è piuttosto pratico (basta aprire il coperchio ed è pronto per essere consumato).
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Questo particolare alimento, nonostante il discutibile metodo di conservazione, si mantiene comunque ricco di gusto e con un profumo inconfondibile.
Fonte di potassio e di ferro, spesso e volentieri apporta pochissime calorie all’organismo (eccetto casi in cui vengono aggiunti ulteriori ingredienti nella scatola).
C’è un solo limite: la maggior parte degli esperti consiglia di mangiarlo non più di due-tre volte a settimana.
L’olio d’oliva contenuto nella scatola non andrebbe buttato: innanzitutto, per una politica di anti-spreco, potrebbe tranquillamente essere usato per condire un’insalatona o semplicemente per rendere un primo piatto più saporito.
Secondo alcune ricerche l’olio del tonno non apporta soltanto i nutrienti tipici dell’olio, ma contiene anche buone percentuali di Omega 3 e di vitamina D (rilasciate dal pesce).
Gettare quindi l’olio del tonno potrebbe essere un errore imperdonabile. La cosa migliore da fare è quella di puntare sui marchi più conosciuti e soprattutto su prodotti di altissima qualità.