Il tonno in scatola è uno degli alimenti più diffusi e consumati: i motivi principali per cui sarebbe meglio mangiare quello al naturale.
Il tonno è senza ombra di dubbio uno dei pesci più consumati al mondo: in molti lo prediligono però in scatola. I vantaggi dello “scatolame” sono tantissimi: scadenza a lungo termine, praticità, disponibile ogni mese dell’anno. Un pesce mantenuto così perde alcune proprietà nutrizionali come la ricchezza di grassi cosiddetti buoni.
Bisogna sfatare subito un falso mito: non è vero che il tonno in scatola fa male, ma ovviamente come tutte le cose non bisogna farne un abuso. Il pesce presente in barattolini di vetro o in quelli di plastica potrebbero contenere valori più alti di metalli pesanti e di purine.
Tralasciando ciò, vediamo nell’attenzione i motivi per cui quello al naturale è più consigliato di quello all’olio d’oliva.
Tonno al naturale, perché sostituirlo all’olio d’oliva: i motivi
Ci sono diversi motivi per cui dovremmo sostituire il tonno all’olio d’oliva con quello al naturale.
Innanzitutto bisogna sapere che i prodotti più economici vengono mantenuti con oli di scarsa qualità, spesso nemmeno certificati e per di più miscelati con liquidi meno salutari. L’apporto calorico sale vertiginosamente: per ogni 100 grammi di questo prelibato pesce, il nostro corpo riceve 130 calorie. Consumando un prodotto sott’olio, questo apporto calorico sale ovviamente.
Se proprio non riuscite a farne a meno, il consiglio è quello di guardare con attenzione all’etichetta per vedere se sono stati aggiunti additivi, coloranti, e soprattutto bisognerebbe optare per il tonno conservato con l’olio extra vergine d’oliva. Per evitare un eccesso di calorie, potete tranquillamente sgocciolare l’olio prima di consumare.
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Con il tonno, va detto, possono realizzarsi diverse ricette gustosissime. C’è chi lo mette nelle insalatone, c’è chi prepara le polpette, c’è anche chi lo cucina insieme alle pennette (o alla pasta in generale).