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Timballo di riso, delizia imperdibile per accontentare tutti: le sue innumerevoli versioni

Il timballo di riso è un piatto sfizioso dalle innumerevoli versioni: si tratta di una bontà irresistibile nonché di facile realizzazione.

Timballo di riso (Foto Arinaja di Pexels)

Gustoso, intramontabile e dalle antiche origini. Il timballo di riso è una ricetta tutta italiana, specialità della trazione culinaria del Bel Paese.

Ai suoi esordi era realizzato in uno stampo simile a un cono, chiamato appunto “timballo”, e aveva due usi: uno come strumento musicale, l’altro come utensile da cucina per realizzare molte preparazioni.

Tra queste il riso al forno, le cui prime tracce risalgono in Campania, dove si era affermato come piatto tipico per le festività consumato dai nobili.

Generazione dopo generazione è stato tramandato tanto che oggi è un vero must-have proposto in innumerevoli versioni. Facile da realizzare, è contraddistinto da un sapore travolgente.

Molto nutriente, è anche un’idea sostenibile in quanto permette di dare una seconda vita al riso avanzato, facendo sì che si possa riutilizzare in una soluzione sfiziosa e originale.

Timballo di riso: un universo di bontà tutte da scoprire

Per cucinare il classico timballo è necessario cuocere il riso, meglio se al dente, se non se ne ha di già avanzato in precedenza. A questo vanno aggiunti ingredienti a scelta.

Riso (Foto di Vie Studio da Pexels)

Dalla classica combinazione di prosciutto cotto e piselli, la tradizione bolognese lo vede accompagnato dal ragù di carne e dalla besciamella.

Il riso può inoltre essere amalgamato con il salmone o con le sole verdure creandone una rivisitazione vegetariana. Tutti gli ingredienti dovranno essere cotti prima e questo renderà la preparazione molto veloce.

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Unendo il tutto si pone il composto in una pirofila, le cui pareti dovranno essere spennellate con l’olio, e si fa cuocere per un breve tempo, intorno ai quindici minuti, per poi sfornarlo e deliziare il proprio palato con questa golosità unica.

Per gli amanti del pesto si può usare questo condimento tipico della Liguria in accompagnamento dello sformato. Oltre alla sua versione calda, può essere proposto anche in quella fredda, lasciandolo riposare in frigo invece che infornarlo. Sempre rimanendo in tema di piatti freschi il medesimo procedimento si può impiegare per la versione al tonno.

Per gli amanti dei tortini può essere invece proposto con la fonduta  oppure con la mozzarella e il prosciutto.

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Foto di Shourav Sheikh da Pexels

Molto saporita è una ricetta affine a questa denominata sartù di riso: di origine partenopea è contraddistinta da un condimento davvero ricco composto da ragù napoletano, uova sode, mozzarella e polpettine di carne macinata. Ad aggiungere un quid in più a questo sformato di riso un’abbondante copertura di pangrattato sulla base del pirofila e sulla superficie del  composto.

Rivisitazione molto golosa quella con il ragù bianco creato con formaggio, piselli e besciamella.