Il tartufo è un fungo che cresce sotto terra, appartiene al genere Tuber e appartiene alla famiglia delle Tberaceae. I tartufi crescono spontaneamente nel terreno accanto alle radici di alcuni alberi o arbusti, soprattutto querce e lerci, detti piante simbionti, che ne consentono la crescita. Il tartufo nero è una varietà più comune rispetto al tartufo bianco e si trova soprattutto nelle zone montane di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Oltre ad essere un pregiato ingrediente culinario il tartufo presenta numerose proprietà benefiche. Possiede elevatissimi valori nutrizionali, è una fonte ottimale di proteine, quindi un alimento importantissimo soprattutto per i vegani. Il maggiore beneficio è costituito dal fatto che è privo di colesterolo e un consumo costante può essere utile per abbassare i livelli di colesterolo totale.
Il tartufo è ricco di antiossidanti e quindi aiuta a combattere i radicali liberi e prevenire forme tumorali. Inoltre rende la pelle più lucida e agevola l’eliminazione di alcune macchie dovute all’avanzare dell’età. Dai numerosi test effettuati risulta che le sue proprietà lenitive sono fondamentali anche nella cura dell’acne e nella rigenerazione della pelle in seguito a cure farmacologiche piuttosto aggressive. Tant’è che le creme ed i sieri a base di tartufo ormai vengono prescritti dai migliori dermatologi come veri e propri trattamenti curativi, anche se bisogna immaginare il prezzo piuttosto elevato…
In più è un cibo afrodisiaco, in quanto le sostanze emanate possono creare un inedito stato di benessere e attrazione da parte del partner, probabilmente grazie ad un alcol dall’odore muschiato.
Ma il tartufo può avere alcune controindicazioni tra i pazienti affetti da renella e da problemi al fegato, in quanto il consumo frequente potrebbe appesantire fegato e reni. E’ pur vero che solitamente il suo consumo è occasionale, quindi non dovrebbero causare particolari problemi di salute. A meno che non siate allergici.
