Per molte le scarpe con i tacchi sono un accessorio di cui non si può proprio fare a meno. Slanciano e rendono più sensuali. Ma l’abuso di questa calzatura, si intenda tacchi a spillo superiori ai 5 centimetri, può provocare dolori, traumi, il rischio di alluce valgo, metatarsalgia (infiammazione cronica delle ossa dell’avampiede).
I tacchi alti possono provocare danni anche alla schiena: la compensazione a livello della schiena non è fisiologica e può portare prima a mal di schiena, in genere causato da contratture muscolari, e alla lunga a vere e proprie degenerazioni articolari, ernie comprese. Inoltre vanno ad incidere sul tendine di Achille: indossare sempre i tacchi accorcia le fibre muscolari e crea un ispessimento del tallone.
In Gran Bretagna era stata persino avanzata la richiesta di introdurre una legge che impedisse alle aziende di obbligare le proprie dipendenti ad usare tacchi alti. Ma la proposta è stata respinta lo scorso mese di aprile. Invece la provincia canadese della British Columbia ha modificato la legislazione e ora vieta ai datori di lavoro di chiedere al personale di indossare tacchi alti.
Secondo una recente ricerca condotta da Max Barnish è stato rivelato che “nonostante l’enorme quantità di dati che dimostrano come i tacchi alti siano dannosi per la salute, esistono complessi motivi sociali e culturali che li rendono attraenti”, riporta l’agenzia di stampa Adnkronos. “Certamente – aggiunge Heather Morgan, docente dell’Università di Aberdeen – noi non stiamo cercando di dire che si dovrebbero o non si dovrebbero indossare tacchi alti, ma speriamo che questo studio aiuti chi li indossa a tener conto dei rischi per la salute oltre che dei ‘benefici’ a livello sociale”.
La ricercatrice spera che lo studio spinga i legislatori “a rafforzare la normativa in modo che nessuno sia costretto contro la sua volontà ad indossare i tacchi alti sul posto di lavoro”.