Tipico della cucina romana il supplì è un classico intramontabile che non ha eguali. Non è difficile da preparare, ma bisogna farlo nel modo giusto per realizzarlo del tutto simile all’originale.
Si mangia in poco più di un boccone, è il più conosciuto street food romano, il supplì è buonissimo e lo si può gustare comunque anche a tavola come antipasto o come rustico da inserire in un buffet.
È un classico della cucina romana e anche se ne esistono tante varianti sorte con il passare del tempo, quello originale, con gli ingredienti tipici che lo caratterizzano rimane il più diffuso e consumato.
Il supplì non è altro che una crocchetta di riso, e molto spesso si fa confusione tra questa specialità e l’arancina siciliana o la semplice crocchetta, comune preparazione casalinga.
Ma il supplì è unico nel suo genere, per il condimento e la forma si distingue e ha le sue connotazioni specifiche.
Innanzitutto il riso viene bollito in acqua salata o brodo e viene condito con sugo di carne e con l’aggiunta del Pecorino romano.
Ma l’impasto è anche lavorato con le uova e c’è la mozzarella a regalare un effetto filante gustosissimo quando dopo il primo morso fuoriesce con la sua scioglievolezza.
Con la forma cilindrica allungata viene poi rigorosamente fritto, e la panatura fa sì che si formi un rivestimento croccante al punto giusto che dona una piacevolezza davvero incredibile.
Ecco allora la ricetta nel dettaglio, con tutto quel che occorre e tutti i passaggi, passo dopo passo, per realizzare questa squisitezza tutta italiana che piace a chiunque la assaggi.
La preparazione non è velocissima perché richiede i tempi opportuni per le diverse fasi che li compongono, ma non è difficile, e con un pò di manualità verranno fuori dei supplì perfetti.
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Per la panatura e la frittura:
La prima cosa da fare è sciogliere la noce di burro in una padella e mettere a soffriggere il cipollotto tritato. Poi aggiungere la carne macinata e dopo averla fatta leggermente rosolare sfumare con il vino bianco.
Lasciar evaporare e unire la passata di pomodoro. Coprire con un coperchio e cuocere il ragù per 30 minuti a fuoco basso.
Dopo, unire il riso e portare a cottura aggiungendo un mestolo alla volta di brodo, precedentemente preparato, come fosse un risotto.
Il riso deve rimanere al dente, ma l’insieme risulterà cremoso e vellutato. A fine cottura, spegnere il fuoco e mantecare con il Pecorino grattugiato.
Quando si sarà intiepidito e sarà possibile maneggiarlo senza scottarsi, formare i supplì con le mani prelevando piccole parti di composto, fare come delle polpette, all’interno inserire pezzetti di mozzarella e poi dargli al classica forma allungata e cilindrica che contraddistingue i supplì.
A questo punto è il momento della fase della panatura. Passare i supplì nelle uova sbattute e subito dopo nel pangrattato.
Se si vuole ottenere un rivestimento più spesso e ancor più gustoso si può fare una doppia panatura ripetendo l’operazione una seconda volta.
Infine non rimane altro che riscaldare l’olio di semi e friggere i supplì quando è ad una temperatura di 180° a completa immersione.
Friggerli pochi per volta per non abbassare la temperatura dell’olio e via via che sono pronti prelevarli con una schiumarola e adagiarli su carta assorbente per asciugarli dall’olio in eccesso.
L’ideale è mangiarli caldi e fumanti appena fatti per godere appieno del sapore intenso e della scioglievolezza della mozzarella con il suo appetitoso effetto filante.