Il supermercato dalla spesa gratis non solo esiste e fare acquisti è molto più semplice di quanto si possa pensare. Basta una foto.
Immaginate di poter fare la spesa in un supermercato, riempire i carrello di tutto quello che volete e che vi serve e poi arrivare alle casse e non dover pagare il conto. È quello che succede in uno store di Copenaghen che permette di fare la spesa gratis e in teoria potreste farla anche voi.
Chi è che non ha mai sognato di entrare in un negozio, fare acquisti e poi non avere la necessità di dover pagare il conto. Tanto più se si parla della spesa alimentare, sempre più cara per le famiglie italiane vista l’inflazione e sempre presente essendo una spesa fissa e cioè che si deve per forza fare.
Ebbene a Copenaghen in Danimarca è nato un supermercato che permette di fare la spesa gratis. Si chiama Freemarket ed è una start up avviata da un gruppo di giovani che sono riusciti ad avviare quella che sembra essere una vera impresa, non solo commerciale.
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Il trucco c’è ma non si vede
Niente sui dà mai per davvero in maniera gratuita, ma mentre in Italia si cercano i supermercati più convenienti in cui è meglio spendere, in Danimarca la moneta con Freemarket sembra essere cambiata.
La regole del Freemarket sono due: la prima ci si iscrive al sito e ci si abbona ad un canone di 2,50 euro al mese per la gestione dei locali in cui il supermercato si trova fisicamente; la seconda una volta acquistati i prodotti e arrivati a casa si “paga” scattando una foto e pubblicando sui social, Facebook Instagram o Twitter, un commento su ciò che si è acquistato.
Anche le aziende che vendono versano una quota per esporre i propri prodotti. Il Freemarket diventa allora un luogo dove non sono le aziende a convincere i compratori ma sono questi a scegliere e ad esprimere poi il proprio giudizio.
Tutto rose e fiori? Insomma, non proprio; la moneta in questo caso sono i dati personali che si cedono al sito e alle aziende partener. Per ora è possibile acquistare solo 10 prodotti al mese e tutti diversi, intanto però i clienti in un mese sono passati da 5 a 10 mila e l’idea ora è di esportare in Finlandia, Svezia e Inghilterra il progetto.