Strofinacci da cucina: ecco quali sono gli errori che non devi assolutamente fare per igienizzarli al meglio con dei semplici trucchetti
E voi come procedete a pulire ed igienizzare i vostri strofinacci da cucina? Sono sicuramente tra i più utilizzati, il loro impiego in cucina è fondamentale per provvedere ad asciugare le stoviglie, pulire il piano di lavoro. Però è anche vero che bisogna pulirli attentamente. Sapete che utilizzarli per troppo tempo o utilizzarli inumiditi favorisce il proliferare di germi e batteri? Non commettete assolutamente questo errore. Vediamo insieme quali sono i rimedi migliori per pulire al meglio i nostri strofinacci.
Per essere sempre aggiornato su trucchi e segreti della cucina: CLICCA QUI
SEGUICI ANCHE SUL NOSTRO PROFILO INSTAGRAM >> LO TROVI PROPRIO QUI
Subiti dopo il loro utilizzo gli strofinacci vanno immediatamente lavati, non rimandate questa operazione. E’ opportuno lavarli in acqua calda, perché le alte temperature consentono di uccidere germi e batteri. Potete lavarli a mano, con l’utilizzo di un detersivo non troppo aggressivo che non ne danneggi la qualità. Altrimenti potete provvedere al loro lavaggi in lavatrice assicurandovi di effettuare un lavaggio almeno a 60°. Se le macchie su di essi sono persistenti utilizzate uno smacchiatore delicato o un detergente antibatterico. E’ importante farli asciugare subito dopo il loro lavaggio, non lasciateli in umido nella cesta o nella lavatrice. E’ buona norma inoltre, lavare gli strofinacci nuovi, perché ‘nuovo’ non equivale a privo di batteri, quindi prima dell’uso sempre meglio igienizzare, e dati i tempi che corrono, prevenire è meglio che curare! Evitate l’utilizzo dell’ammorbidente quando effettuate una lavatrice per i vostri strofinacci; questo infatti potrebbe rimuovere ‘l’effetto assorbente’ del vostro strofinaccio. Tutte regole da seguire se volete far durare di più i vostri strofinacci; inoltre prediligete quelli di cotone, che per quanto a durata, sono particolarmente indicati.
LEGGI ANCHE >> Contenitori di plastica: non buttarli via, ecco come riutilizzarli