Conoscete gli strigoli? Si tratta di una vera e propria prelibatezza stagionale che possono essere utilizzati in più modi.
Probabilmente li avete visti tante volte in questo periodo sui banchi della verdura dei mercati e dei supermercati, hanno l’aspetto di un’erba spontanea ed è effettivamente così, perché gli strigoli crescono in questo periodo dell’anno e si possono sfruttare in tanti modi.
Gli strigoli sono un’erba spontanea primaverile che si riconosce facilmente per i fiori a forma di palloncino e che, se schiacciati, emettono una sorta di schiocco. In realtà probabilmente li conoscete con un altro nome, perché regione che vai nome che trovi e quindi si conoscono anche come stridoli, strigioli ma anche concigli, cuiet e verset.
La pianta è fatta da questi fiori, che non sono commestibili, e da foglie lunghe queste sì, invece, trovano in cucina molti usi. Tenera e versatile, questa pianta cresce nel bacino del Mediterraneo da millenni, dall’Italia alla Grecia e si trova sia in montagna che nelle zone di mare. Un’erba talmente conosciuta e apprezzata che, a quanto pare, anche i romani ne fossero ghiotti.
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Strigoli: proprietà e usi in cucina
A proposito di romani, sembra che proprio loro utilizzassero gli strigoli non solo in cucina ma anche in campo medico, sfruttando le diverse proprietà delle sue foglie. Infatti, la pianta è ricca di vitamina C, sali minerali e fenoli, inoltre ha ottime proprietà depurative, stiamo parlando di un lassativo e diuretico del tutto naturale, ma si può sfruttare anche per curare le infiammazioni della pelle e degli occhi oltre che rinforzare il sistema immunitario.
La Silene vulgaris, nome botanico della pianta, è anche utilizzata in campo beauty, infatti si sfrutta per la produzione di saponi per la pelle essendo una pianta estremamente emolliente.
Se cotti leggermente al vapore gli strigoli mantengono tutte le loro proprietà nutritive, quindi l’ideale sarebbe di consumarla in questo modo. Il sapore dolce permette di utilizzarla anche cruda e più in generale sia per preparare piatti di pasta che per arricchire insalate o torte salate.
Come si anticipava prima, però, gli strigoli sono apprezzati in tutti Italia e le diverse regioni hanno non solo nomi differenti con cui appellarla ma anche ricette differenti: per esempio in Emilia Romagna fanno le tagliatelle con in sugo di strigoli, quindi alla pasta si aggiunge quest’erba ripassata con il pomodoro.
Tagliatelle agli strigoli
Ingredienti:
- 320 g di tagliatelle
- 400 g di strigoli
- 250 ml di passata di pomodoro
- 1/2 cipolla
- Olio evo qb.
- Sale qb.
Fate soffriggere la cipolla in padella con l’olio, quindi aggiungete gli strigoli lavati e scolati per bene. Lasciate appassire coprendo con un coperchio e aggiungete poi la passata di pomodoro completando la cottura in circa 30 minuti.
Cuocete le tagliatelle da parte e una volta pronte ripassatele in padella con il sugo di strigoli.