La storia delle melanzane sott’olio è molto curiosa. Nascono in tempi lontani e rappresentano un piatto della tradizione contadina, che viene solitamente preparato all’inizio dell’autunno quando è ancora stagione di melanzane. Questa pietanza, simbolo di un vero e proprio rito collettivo, ancora oggi fa impazzire tutti a tavola e adesso vedremo come prepararla.
Le conserve sott’olio nascono diversi secoli fa e tuttora resistono nelle case degli italiani. Ma qual è il segreto? Di sicuro la loro bontà ma anche quel senso di tradizione che unisce ancora le famiglie che ne preparano a volontà. Le melanzane sott’olio – e le conserve in generale – sono un must nelle nostre dispense, dove possono restare tutto l’anno. Accompagnano fette di pane, salumi, formaggi e diventano gustosi contorni.
Anche se la melanzana è un ortaggio semplice, messa sott’aceto o sott’olio acquisisce una croccantezza e un sapore davvero unico. Complice l’olio evo, che sarà chiamato a esaltare tutto l’insieme. E’ sempre bene scegliere olio di qualità, per un sicuro effetto wow. Sui portali digitali come Forestaforte si possono trovare info utili, consigli e molto altro in merito.
Le melanzane sott’olio sono le protagoniste indiscusse delle grandi tavolate, ma come si preparano? Il procedimento è semplice e, alcune volte, può trasformarsi in un vero e proprio momento di condivisione con tutta la famiglia. Per preparare le melanzane sott’olio ci servono almeno due chili di melanzane da lavare, tagliare a cubetti e bollire con un litro di acqua e uno di aceto bollente. Dopo aver lasciato gli ortaggi a sbollentare per cinque minuti possiamo scolarle in un comune scolapasta, quindi, inserirle nei barattoli insieme all’olio extravergine di oliva.
A questo punto va pressato bene il composto e aggiunto dell’aglio. Ok anche a timo, peperoncino o foglie di alloro. Il composto deve restare nel vasetto almeno per una notte. Al mattino, quindi, aggiungiamo olio (la melanzana ne avrà assorbito un po’ naturalmente) fino a coprire il tutto. Infine, procediamo alla chiusura del barattolo e alla preparazione del sottovuoto: ogni contenitore può restare in dispensa per circa sei mesi dalla fine del processo di bollitura.
Come ogni conserva che si rispetti bisogna prestare attenzione agli step di creazione e, soprattutto, armarsi di pazienza. Prima di tutto vanno selezionate le melanzane più adatte che sono quelle più giovani, senza semi ma sode e mature. Allungate o rotonde, non è importante: la scelta varia in base al gusto. Ricordiamo, però, che i semi non sono graditi per il loro sapore che potrebbe alterare il risultato.
Qualora non vi sia la certezza di aver acquistato ortaggi giovani o maturi, nel dubbio si può far spurgare con sale grosso la melanzana e poi procedere alla preparazione. In questa prima fase ciò che conta è la pulizia del contenitore. Le melanzane sott’olio vengono stipate in barattoli che devono essere ben puliti in modo da evitare che si formino microrganismi all’interno. Quindi è bene sterilizzare i barattoli in vetro con acqua bollente per circa un’ora e i tappi devono essere sempre nuovi. Questi, infatti, non possono essere riciclati in alcun modo.