Quanto cibo buttiamo nella spazzatura ogni giorno? Tanto o poco che sia, a seconda dei nuclei e delle abitudini familiari, secondo recenti stime gli italiani gettano l’equivalente di 8,5 miliardi di euro all’anno. Cifre che potrebbero sfamare una nazione del Terzo Mondo per mesi!
In media ogni italiano butta nella spazzatura 145 kg di cibo all’anno, per un totale di 2,2 milioni di tonnellate di cibo, secondo i dati presentati in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Il dato positivo è che le famiglie italiane sprecano meno cibo rispetto al 2016. L’Italia figura al quarto posto per lotta allo spreco, tra i 34 Paesi considerati, ma la quantità resta ingente.
I consigli per migliorare questo cattivo trend? Cucinare solo ciò che si potrà consumare, fare attenzione alla scadenza dei prodotti, non buttare via avanzi e scarti alimentari. “In Europa, circa il 42% di quello che compriamo finisce nella spazzatura perché andato a male o scaduto prima di essere consumato”, sottolinea Luca Virginio, vicepresidente di BCFN, all’agenzia Ansa, e sostiene che sia necessario un cambiamento culturale.
I più spreconi risultano gli under 35 e i professionisti, perché spesso non tornano a casa all’ora di pranzo e buttano via quello che avevano messo in frigo. A remare a favore di questa cattiva abitudine è il tempo: infatti chi trascorre più tempo fuori casa o in ufficio tende maggiormente a mensa o al ristorante e quasi mai consuma i prodotti acquistati e conservato in frigorifero.
Coldiretti ha condotto un’altra analisi, su dati Ispra, secondo cui chi fa la spesa “a chilometro zero”, acquistando prodotti locali, riduce i propri sprechi del 60%. La riduzione dello spreco è dovuta al fatto che i cibi più freschi durano di più; inoltre, non dovendo percorrere lunghe distanze a bordo di navi, tir o treni, provocano meno emissioni e un minore impatto ambientale.