Il piatto più iconico della cucina italiana, gli spaghetti al pomodoro nella versione di Carlo Cracco sono una specialità tutta da provare!
Chi non sa fare un piatto così semplice e rappresentativo della cultura gastronomica del nostro Paese? Facilissimo da fare, certo, ma se fatto con la ricetta di un grande chef ci sarà una notevole differenza.
Ancor più buoni, gli spaghetti al pomodoro come li fa Carlo Cracco diventano una prelibatezza gourmet che lascerà stupiti i vostri commensali.
Famoso e apprezzato in tutto il mondo come piatto tipico dell’Italia, per realizzarlo, si sa, occorrono pochissimi ingredienti e si dice che sia il piatto che riesce bene a tutti, anche ai meno esperti in cucina.
Certamente è così, ma il tocco dello chef stellato non può che rivelarsi superlativo, come il risultato che si ottiene replicando la sua ricetta. Ecco come fare un figurone in poche mosse e qualche semplicissimo dettaglio.
Ingredienti e preparazione degli spaghetti al pomodoro di Carlo Cracco
Per rendere speciale gli spaghetti al pomodoro Cracco aggiunge due ingredienti : l’arancia e la maggiorana. Piccoli dettagli che esaltano il gusto e donano un aroma sfizioso e particolare.
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INGREDIENTI (per 4 persone)
- 320 g di spaghetti
- 280 g di passata di pomodoro
- 1 spicchio d’aglio
- 1 arancia
- 10 g di maggiorana fresca
- Sale fino e grosso q.b.
- Olio extravergine di oliva q.b.
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PREPARAZIONE (25 minuti circa)
Per cominiciare chef Cracco prepara un soffritto in padella con olio, lo spicchio d’aglio e aggiunge la scorza grattugiata dell’arancia.
Dopo alcuni secondi unisce la passata di pomodoro, versa anche un rametto di maggiorana, un pò di sale fino e porta a cottura a fuoco medio-basso per 20 minuti circa mescolando di tanto in tanto.
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Nel frattempo che il sugo si insaporisce e si restringe un pò cuoce gli spaghetti in acqua bollente salata con il sale grosso.
Una volta cotti e scolati al dente li versa direttamente nel sugo e manteca con l’aggiunta di un pò d’olio e se occorre, anche un pizzico di sale.
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Per impiattare forma un nido con l’aiuto di un mestolo come appoggio e guarnisce con altra arancia grattugiata e qualche fogliolina di maggiorana per richiamare gli odori presenti nel piatto.
