Inizia la settimana Santa e saranno giorni ricchissimi di uova di cioccolato e “ruspanti”. Le uova saranno utilizzate per abbellire case se dipinte a mano, oppure per realizzare ricette tradizionali, dolci o salate. Secondo Coldiretti saranno circa 400 milioni le uova consumate nei prossimi sette giorni, un numero superiore di circa dieci volte a quelle di cioccolata.
Le più richieste e vendute sono quelle senza ogm, biologiche e allevate a terra. Gli italiani spenderanno intorno ai 120 milioni di euro nell’acquisto di uova di gallina da consumare direttamente o nella preparazione di primi piatti e dolci. Una tradizione che si tramanda da secoli, quando nel 1176 Luigi VII rientrò a Parigi vittorioso da una crociata e ricevette in regalo dal capo dell’Abbazia di St. Germain des Près metà dei prodotti delle sue terre, tra cui un gran numero di uova che furono poi dipinte e distribuite al popolo. La tradizione di donare le uova, però, iniziò ben prima della nascita del Cristianesimo, dato che già i Persiani usavano scambiarsi uova di gallina per dare il benvenuto alla primavera. In seguito anche altri popoli antichi quali gli Egizi, i Greci e i Cinesi ripresero questa tradizione portandola avanti e contribuendo a tramandarla nel tempo.
”Negli ultimi 30 anni – precisa la Coldiretti – i consumi nazionali di uova sono aumentati raggiungendo la cifra record di 13 miliardi di pezzi all’anno che significa una media di circa 215 uova a testa, quasi interamente Made in Italy. Nel solo 2017 si è verificata una crescita in valore del 4,8% negli acquisti, grazie all’offerta di una platea di 40 milioni di galline ovaiole presenti in 14.400 allevamenti italiani” secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. Circa la metà delle uova proviene dal nord Italia con il 17% dalla Lombardia e il 16% rispettivamente in Emilia Romagna e Veneto, ma si tratta di un prodotto ubicato in tutta Italia sia a livello di produzione familiare che industriale.