Se avete il pollice verde e vi piace l’idea dei prodotti dell’orto a km 0, giugno è il mese adatto per seminare la pastinaca, la sorella della carota.
La potremmo definire la sorella albina della carota, si tratta della pastinaca tubero dalle sembianze appunto delle carote ma dalla consistenza e sapore più simile a quello delle patate. Sono infatti più dolci e in cucina possono trovare mille impieghi.
Attualmente è molto diffusa in Francia, Stati Uniti e Regno Unito, qui in Italia pur conoscendola fin dal Cinquecento quando era usata come sostituta proprio delle patate, è poco diffusa. Solo alcune aziende del vicentino hanno ripreso a piantarla e produrla, non è quindi facile da trovare.
Ma allora perché non coltivarla in casa? La semina della pastinaca è ancora possibile fino alla fine di giungo e il risultato sarebbe quello di avere un prodotto buono a km 0 e fa anche molto bene alla salute.
La semina della pastinaca va effettuata tra febbraio e giugno direttamente in terra piena. La parte più complicata dell’intero processo sta nella germinazione dei semi che, prima di essere piantati, devono essere lasciati a bagno per un’intera notte in tazza di camomilla.
I semi vanno poi disposti abbastanza in superficie, circa 2 cm sotto il livello del terra e a 20 cm l’uno dall’altro. Si possono coltivare anche in vaso, ma c’è bisogno che questo sia molto alto perché come ogni tubero anche le pastinache si sviluppano sotto terra.
Non c’è bisogno di molta acqua né tanto meno di concime; la raccolta avviene nel periodo autunnale ed invernale, estraendo tutta la pianta dal terreno. Con le pastinache è possibile creare piatti deliziosi come le zuppe e vellutate ma anche purè oppure al forno e possono anche essere usate come base per la preparazione degli gnocchi.
Proprio come le sorelle carote poi, anche le pastinache hanno importanti proprietà.
Dal punto di vista nutrizionali sono davvero eccezionali; contengono, infatti, nutrienti come selenio, manganese e vitamina C che, come sappiamo, svolgono azione antiossidante. È ricco di fibre il che lo rende un alleato nella regolarità intestinale. C’è poi un alto contenuto di potassio che aiuta a proteggere il sistema cardiovascolare. Infine, tra gli antiossidanti presenti ci sono anche i cosiddetti poliacetilenici che sono dei veri e proprio antinfiammatori naturali.