Sconto sui prodotti sfusi al supermercato: non solo detersivi, anche generi alimentari. Vediamo insieme come funziona e come si potrà accedere a questo eccezionale sconto che sta già facendo molto discutere.
Il mondo deve ridurre la quantità di rifiuti. Basta plastica, basta alluminio, basta sprechi. Per questo, adesso, ogni metodo sarà buono per ridurre la quantità di contenitori per alimenti. Come si può ridurre, dunque, il consumo di certi oggetti? Incentivando l’acquisto di prodotti sfusi. E’ l’ultima trovata, a dir poco geniale, del Governo. Il ‘disegno’ comporterebbe uno sconto di almeno il 20% sull’acquisto della merce non confezionata. Si tratta di un decreto legge a dir poco rivoluzionario che potrebbe salvarci tutti dalla morsa dei rifiuti e della plastica, in generale. Beni alimentari e detersivi: come spiega la nuova bozza del decreto, negli anni 2020, 2021 e 2022 si potrà riconoscere uno sconto sui prodotti senza imballaggio.
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Stando a quanto si legge sul web, questo sconto sarà “anticipato dal venditore dei beni come sconto sul prezzo di vendita ed è a questo rimborsato sotto forma di credito d’imposta di pari importo”. E non è tutto qui, infatti: “Agli esercenti di attività commerciali che realizzano punti vendita di prodotti sfusi e alla spina, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20 per cento del costo di acquisto delle attrezzature per l’erogazione di prodotti sfusi e alla spina nell’ambito della propria attività, nel limite complessivo di 10 milioni di euro”. A questo punto, è lecito domandarsi: quali sono i prodotti che possono essere acquistati senza imballaggio, avendo pertanto lo sconto del 20%? Ecco, in prima analisi, dovrebbero essere birra, vino, cereali, detersivi, sapone per i piatti e molto altro. Una grossa possibilità per i consumatori di risparmiare su prodotti che in ogni casa sono molto importanti.