Sciapo o salato: è questo il dilemma. Ecco le linee guida per conoscere questo ingrediente e tanti consigli per sostituirlo in cucina
Iodato, integrale, affumicato, rosa dell’Himalaya, rosso delle Hawaii: il sale è l’ingrediente che ricorre in tutte le preparazioni culinarie salate e talvolta anche in quelle dolci. E’ anche un elemento di discussione a tavola: lo stesso piatto che per qualcuno è sciapo a qualcun altro risulta troppo salato. E’ semplicemente una questione di gusto e percezione, o dovremmo prestare maggior attenzione alla quantità di sale nelle nostre diete?
Il sale è la maggiore causa di ritenzione idrica, infatti quando si osservano diete ipocaloriche il consumo di sale viene quasi completamente annullato o comunque ridotto. Come possiamo dare comunque un sapore sapido ai nostri piatti?
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Il sale è presente in tantissimi alimenti che utilizziamo nelle nostre cucine: bibite gassate, formaggi stagionati e insaccati, oltre che in quantità spesso sconsiderate nei cibi preconfezionati. Anche le acciughe, i capperi, le olive, la salsa di soia e tutti i prodotti conservati sotto sale, sono ingredienti assolutamente sconsigliati in una dieta iposodica. Quindi, prima di tutto, prediligete cibi freschi preparati in casa e iniziate sin da oggi a ridurre gradualmente l’utilizzo di sale nei vostri piatti. Giorno dopo giorno il vostro palato si abiterà a nuovi sapori più delicati.
Ecco alcune valide alternative all’uso del sale.
Ricordate che per combattere la ritenzione idrica non basta limitare l’uso del sale. Ma associando alla dieta iposodica l’assunzione di molta acqua e un’attività fisica costante e regolare, migliorerete sicuramente la vostra salute.
YR