Sbalzi meteo: api stressate, produzione di miele in ulteriore calo

Gli sbalzi termici delle ultime settimane, con il passaggio da temperature estive ad un clima quasi invernale, stanno stressando le api che restano negli alveari e dimezzano la produzione di miele. È la Coldiretti a lanciare l’allarme sugli effetti delle condizioni climatiche avverse che stanno ostacolando il lavoro delle api in occasione delle principali fioriture, dal tarassaco all’acacia.

“La primavera instabile – sottolinea la Coldiretti – sta creando grossi problemi agli alveari da nord a sud del Paese anche perché il maltempo ha compromesso molte fioriture e le api non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. La sofferenza delle api è un indicatore dei cambiamenti climatici in atto che sconvolgono la natura e si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Gli effetti del clima – rileva la Coldiretti –aggravano il già pesante deficit registrato nel 2017 quando la produzione di miele Made in Italy è risultata pari a circa 10 milioni di chili, uno dei risultati peggiori della storia dell’apicoltura moderna”.

Il calo della produzione italiana spingerà ad un aumento delle importazioni che nel 2017 hanno superato i 23 milioni di chili, con un +4% rispetto al 2016. Gran parte del miele estero che arriva nel nostro Paese proviene da Ungheria e Cina, due nazioni ai vertici per l’insicurezza alimentare. Per evitare di portare in tavola prodotti poco sicuri e salutari meglio leggere attentamente l’etichetta o rivolgersi direttamente ai produttori. “La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della CE”.

 

 

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