L’epistassi, la perdita di sangue dal naso dovuto alla rottura di uno dei piccoli vasi sanguigni presenti nel setto nasale, colpisce 6 persone su 10. Un problema molto diffuso che ci tocca almeno una volta nella vita.
Cos’è e come bisogna comportarsi?
Le cause dell’epistassi possono essere diverse: allergie respiratorie, aria troppo secca, eccessiva esposizione al sole, corpi estranei nel naso, raffreddore, sinusite, anomalie della coagulazione, ipertensione.
La perdita di sangue può avvenire dal naso o dalla bocca, a seconda se riguarda la parte anteriore del setto nasale o quella posteriore. La prima cosa da fare è non andare nel panico. Bisogna rivolgersi ad un medico (o al pronto soccorso) solo se il sanguinamento dura più di 20 o 30 minuti e se si avverte una sensazione di svenimento. Altri sintomi che devono indurre a rivolgersi al soccorso sanitario è la comparsa di macchie emorragiche sulla pelle e se il sangue fuoriesce da ambo le radici ed è di colore rosso scuro.
La prima procedura da eseguire è di sedersi tenendo la testa ben dritta. Con il pollice e l’indice premete sulla parte molle del naso per una decina di minuti. Qualora non dovesse bastare introducete nelle narici un pezzo di garza emostatica. Infine utilizzare pomate che contengono sostanze coagulanti o una pomata emostatica come l’Epistas. Ricordate di non piegare mai la testa all’indietro perché si rischia di deglutire il sangue e facilitare il vomito.
Se siete soggetti alla perdita di sangue dal naso evitate di esporvi al sole, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Se l’aria in casa è troppo seca utilizzate un umidificatore. Mangiate alimenti ricchi di vitamina C, che aiuta a rafforzare le pareti dei capillari sanguigni