Il salmone è tra i pesci più consumati e apprezzati al mondo: con questo trucchetto riuscirai a godertelo senza pericolo di ingerire le lische.
Se pensiamo al consumo di pesce, uno dei primi alimenti che ci vengono in mente è sicuramente il salmone. Il consumo mondiale di salmone, in effetti, è cresciuto notevolmente negli ultimi decenni, soprattutto grazie all’aumento della produzione di salmone d’allevamento e alla crescente popolarità del pesce come alimento sano e versatile.
Lo vediamo come protagonista dei piatti giapponesi a base di sushi, lo associamo alle ricette del Nord Europa, dove la produzione di salmone affumicato è una delle eccellenze enogastronomiche locali. E poi siamo abituati a consumarlo anche nelle nostre case, dove è protagonista di piatti a dir poco gustosi.
Questo pesce, inoltre, ha proprietà nutrizionali ragguardevoli, risultando sano e allo stesso tempo nutriente per grandi e piccini. Il salmone si caratterizza ad esempio per l’alto contenuto di grassi, in particolare di omega-3. Questi ultimi agiscono migliorando la funzione dei vasi sanguigni e abbassando i livelli di trigliceridi nel sangue, coadiuvando dunque il funzionamento del sistema cardiovascolare.
Inoltre i DHA presenti nel salmone possono migliorare la memoria e le funzioni cognitive. E se ciò non bastasse, il salmone ha anche ottime proprietà antinfiammatorie e riesce a coadiuvare il funzionamento della vista e la salute degli occhi. Insomma, consumare salmone può apportare enormi benefici al nostro organismo, ma è bene avere anche alcune accortezze.
Innanzitutto il salmone d’allevamento può comportare problemi di sostenibilità, per questo sarebbe meglio consumare prodotti selvatici. In secondo luogo è bene ricordare che nel salmone può trovarsi il mercurio, anche se generalmente in dosi basse e dunque sicure per il consumo regolare. In quelli di allevamento, inoltre, potremmo trovare tracce di contaminanti ambientali quali PCB e diossine.
Contaminazione antropica a parte, il salmone è potenzialmente esposto anche alla contaminazione da anisakis, un parassita che può avere conseguenze anche gravi nel consumo umano, in caso di pesce crudo o poco cotto. È proprio per questa ragione, infatti, che il salmone utilizzato nella preparazione del sushi deve essere abbattuto (cioè congelato a bassissima temperatura) prima di essere consumato.
Infine un elemento apparentemente innocuo che però potrebbe comportare qualche disagio: la presenza di lische. Quando mangiamo il pesce, infatti, dobbiamo fare attenzione a pulirlo bene per evitare che qualche lisca finisca col crearci danni, ad esempio graffiando o addirittura perforando l’esofago.
Quando compriamo il salmone lo troviamo generalmente pulito e spinato, se non fosse per qualche lisca che può sopravvivere alle mani del pescivendolo.
Ma allora cosa fare? Un metodo molto utile per assicurarci che nel pesce non ci siano lische è accarezzare i filetti a mano nuda, prestando attenzione quando percepiamo eventuali lische nascoste. A quel punto basta procurarsi una pinzetta ed eliminarle tirandole dal basso verso l’alto e seguendo il verso della lisca stessa per evitare di spezzarla.