Quando aggiungere il sale nella pasta è spesso fonte di dubbi. Ecco svelato quando farlo per non sbagliare e ottenere un primo da urlo.
Cucinare un piatto di pasta può sembra all’apparenza semplice, ma per ottenere un risultato ottimale è importante seguire bene i passaggi richiesti.
Dal giusto quantitativo di acqua, al momento in cui buttare la pasta quando l’acqua bolle un ingrediente particolare può far cadere in dubbio: il sale. Molta confusione, infatti, è diffusa proprio in merito a quale sia il momento giusto per aggiungerlo.
Esistono diverse teorie su quale sia il giusto momento: c’è chi aspetta l’ebollizione, chi lo mette subito, chi invece lo butta insieme alla pasta. Arriva la risposta su cosa bisogna fare.
Alimento tra i più amati, la pasta è un cibo cardine della cucina del Bel Paese. Buonissima condita anche da sola con un filo d’olio, la tradizione la vede accompagnata con sughi golosi tra pesto, passato di pomodoro e salse ai frutti di mare.
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In ogni caso per ottenere un buon risultato bisogna non sbagliare in fase di cottura: una pasta non cucinata al meglio può essere troppo dura o molle o non sentirsi bene il suo sapore.
In fatto di sale, questo gioca un ruolo chiave: se si butta al momento sbagliato si può inficiare tutto. Il momento corretto in cui bisogna aggiungerlo è quando l’acqua arriva a ebollizione, farlo prima interromperebbe il processo. Inoltre le bolle muovo l’acqua e fanno sì che il sale non si sedimenti sulla pentola ma rimanga sulla superfice dell’acqua pronto a insaporire la pasta.
In questo modo si cuoce perfettamente la pasta: in termini di quantitativi bisognerebbe versare 10 grammi di sale grosso per ogni litro d’acqua.