La Sa Panada è un piatto tipico della Sardegna che vi farà innamorare ancora di più di una terra ricca di fascino e prelibatezze culinarie
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI DI OGGI:
- Chef Bruno Barbieri ha un segreto nella manica, il successo ottenuto lo deve solo a LEI
- “È sempre mezzogiorno” – Il cofanetto con il frutto che fa bene alla pelle della chef Ricci
- Nuovo maxi sequestro dei Nas, nel mirino un ristorante orientale molto noto di Sassuolo
La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo per il suo innegabile fascino legato soprattutto alla suggestione delle sue montagne e al mare da sogno che la caratterizza.
Un’isola che è impossibile non amare anche grazie alla sua ricca tradizione culinaria fatta di pietanze in cui vengono esaltati gli ingredienti che la natura ha saputo regalare.
Uno dei piatti più tipici della Sardegna è la Sa Panada, una prelibatezza nata ad Assemini un comune della provincia di Cagliari. Si tratta di un appetitoso tortino di pasta in cui è racchiuso un ripieno a base di patate e pezzettini di anguilla.
Come tutte le specialità tradizionali di una terra è possibile gustarla in diverse varianti. La ricetta classica prevede che nel ripieno vengano usate le anguille ma è possibile mangiare la Sa Panada anche con pezzettini di agnello, con carne oppure con verdure.
Sa Panada, la ricetta tradizionale
La Sa Panada è una vera carezza per l’animo e per il palato, perfetta come antipasto per iniziare con gusto un pranzo all’insegna della tradizione sarda.
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM
INGREDIENTI
- 1 kg di semola fine di grano duro
- 200 g di strutto
- Olio di oliva q.b.
- 6 anguille fresche (oppure agnello a tocchetti)
- 4 patate
- 2 pomodori secchi
- 2 spicchi d’aglio
- Un mazzetto di prezzemolo
- Acqua tiepida q.b.
- Sale e pepe q.b.
PROCEDIMENTO
Per preparare la vostra Sa Panada come vuole l’autentica tradizione sarda dedicatevi innanzitutto alla preparazione della pasta. Create una fontana con la semola e aggiungete un pizzico di sale prima di unire lo strutto.
A questo punto iniziate a lavorare il composto in modo energico versando pian piano due bicchieri di acqua tiepida e continuando fino a quando gli ingredienti non si saranno amalgamati alla perfezione tra loro.
Questo passaggio nella preparazione della Sa Panada è particolarmente importante e richiede un po’ d’olio di gomito. Lavorate l’impasto allungandolo con il palmo della mano fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo che lascerete riposare in un luogo asciutto per circa 30 minuti.
Intanto dedicatevi al ripieno della Sa Panada tagliando innanzitutto le patate a rondelle per poi insaporirle con prezzemolo e sale.
Allo stesso modo andrete a condire anche le anguille (oppure i pezzetti di agnello) precedentemente lavate e pulite per bene.
Fatto questo riprendete l’impasto lasciato a riposo e dividetelo in due parti. Stendetene una con il mattarello dandogli la forma di un disco che sia più grande rispetto alla teglia che userete per la cottura.
Ponete quindi all’interno della teglia la pasta e lasciate che l’impasto strabordi e inserite il ripieno partendo dalle patate. Dopo aggiungete il pomodoro secco tagliato in pezzi piccoli e l’aglio sminuzzato prima di versare le anguille (o l’agnello) condite.
A questo punto ricoprite il tutto con l’altro pezzo di impasto che avrete provveduto a stendere e fate in modo che aderisca all’altra parte della pasta pizzicando leggermente i bordi come a formare un cordoncino.
Con l’aiuto di una forchetta fate delle piccole incisioni sulla superficie della Sa Panada affinché non trattenga il vapore in fase di cottura.
Spennellate con dell’olio extravergine d’oliva e mettete in forno preriscaldato a 200° per 5 minuti trascorsi i quali portate la temperatura a 180° e lasciate cuocere per altri 55 minuti. Quando la Sa Panada avrà ottenuto la sua appetitosa doratura sarà pronta per essere sfornata e gustata ancora calda.