Il settore della ristorazione non sembra risentire della crisi, ma sicuramente attraverso anch’esso un momento di trasformazione. Il food e il beverage restano servizi molto richiesti, come momenti di svago e di condivisione fra amici e parenti, ma le modalità cambiano.
Se per una serata informale la pizzeria resta una scelta immancabile, è sempre più alta la richiesta di ristoranti di alta qualità. Ora che il delivery ti consegna a casa il cibo dei ristoranti più conosciuti, le persone vogliono esperienze più complete e particolari, che esulino dalla quotidianità.
La ristorazione deve seguire l’onda. Quindi, almeno una parte degli operatori del settore si stanno spostando sull’obiettivo di avere un numero minori di clienti, ma fornendo un servizio di livello più alto. Se sei fra coloro che vogliono raccogliere questa sfida, ecco 4 lavori più ricercati oggi nella ristorazione.
Chiamato anche cuoco a domicilio, il personal chef è un libero professionista. Lavora quindi per diversi clienti e non ha una cucina fissa, anzi; solitamente opera al domicilio del committente. A casa quindi, ma più spesso presso convention, eventi e cerimonie.
Il rapporto con il cliente è diretto e personale; quindi il personal chef deve essere in grado di interpretare e recepire i gusti della persona che lo contatta, trasformandoli con il proprio stile. È un lavoro che lascia maggior spazio alla creatività, ma richiede anche una buona capacità di instaurare rapporti personali.
Se ami la cucina, essere chef è il lavoro che fa per te. Ma se vuoi aprire un ristorante o metterti in proprio, allora le competenze ai fornelli non sono sufficienti: bisogna essere un imprenditore. Ecco quindi che arriva il Kitchen manager, ovvero colui che è capace di far funzionare un locale dal punto di vista economico, finanziario e pubblicitario. Insomma, una figura più del mondo del business che del food.
Non è necessario che una persona ricopra entrambi i profili, naturalmente. Se ti piace la ristorazione ma non vuoi stare in cucina, questo è il percorso che fa per te, con il quale puoi magari sostenere un socio chef.
Questa non è una figura nuova, in effetti, ma sta tornando in auge. Il vino di alta qualità è sempre più ricercato, ma non tutti sono in grado di apprezzarlo e conoscerlo. È la figura stessa del sommelier che sta cambiando. Non è più solo un dipendente all’interno di un ristorante, ma può essere un consulente indipendente; fare corsi, lavorare per eventi particolari, e avere dei propri canali social. Oggi, poi, i vini sono addirittura degli asset da investimento. A patto, ovviamente, di sapere quali comprare.
Non esiste attività che non debba avere una presenza sul web. Vale anche per i ristoranti, e ancora di più per i liberi professionisti, come personal chef o sommelier. Saper quindi scrivere di food, uscendo dai soliti schemi di ricette e tradizioni regionali, è una competenza sempre più ambita. Non si tratta solo di avere il proprio blog per passione, ma di creare strumenti di lavoro a servizio di attività del settore.