Il riso in bianco ha molti benefici per il corpo, anche se è bene non consumarlo con costanza. Ecco il motivo.
Riso in bianco alleato dell’intestino o nemico? Secondo alcuni nutrizionisti, in particolare quegli oltreoceano, questo non sarebbe un piatto ideale da consumare con costanza, in quanto non così sano, mentre per altri non è così.
Da alcuni è considerato un piatto sano, ideale in particolare per i suoi chicchi piccoli. Tra i piatti consigliati dalla nonna per mettere a posto il mal di stomaco, si pensa che sia ideale per riequilibrare in generale la flora intestinale, aiutando la digestione. Spesso viene consigliato condito con olio e parmigiano quando si hanno i malanni di stagione oppure si ha un attacco di mal di pancia.
Oltre a questo è considerato molto versatile: sono innumerevoli le ricette che si possono creare con questo e i condimenti a cui si può abbinare.
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Riso in bianco: un cibo controverso
Se il riso in bianco ha comunque dei benefici per il corpo, sarebbe meglio scegliere quello integrale.
Il problema di questo carboidrato in versione bianca risiede nel fatto che è raffinato, come nel caso del grano tenero, e quindi può dare problematiche al corpo.
Sbiancato e spazzolato, questi fattori non lo renderebbe così benefico in quanto privo di proteine e per questo poco completo: si tratterebbe quindi di un carboidrato impoverito.
Inoltre il processo di brillatura, in particolare per la paraffina può comportare danni alle mucose gastriche.
Secondo alcuni studi persone che lo hanno assunto nel corso degli anni hanno accumulato peso: molto poco saziante, inoltre ha un indice glicemico alto.
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Per non finire in questi effetti negativi, l’ideale è quello integrale, in quanto non sbiancato, che tuttavia comporta una cottura molto lunga. Se si vuole accorciare i tempi una soluzione è ricorrere a quello basmati.