Per coloro che non avessero mai provato il riso al salto, facciamo un focus su questa pietanza tanto buona quanto sconosciuta. Sapete in particolare perché si chiama così?
Il riso al salto è una preparazione culinaria che fonda le sue radici nella Lombardia. Viene considerato un piatto da recupero in quanto si utilizza del riso avanzato nei giorni precedenti.
Il risultato finale sarà un disco compatto che alla fine verrà fritto con del burro chiarificato fino a diventare croccante. Resistergli è una vera e propria prova di forza.
Andiamo dunque a scoprire insieme come si prepara questa delizia scoprendone ingredienti e preparazione della ricetta.
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Partiamo dal nome però: perché si chiama riso al salto? Semplice, perché durante la preparazione bisognerà farlo saltare in padella per una cottura ottimale.
Per preparare questa delizia inoltre avrete bisogno solamente di tre ingredienti in particolare: il risotto, del burro chiarificato e del Grana Padano.
Per prima cosa dovrete cuocere il risotto nelle quantità stabilite precedentemente. Terminata la cottura, lasciatelo mantecare a fiamma bassa finché non avrà tirato fuori tutto l’amido aggiungendo anche un goccio d’acqua, il burro chiarificato e il Grana Padano.
Quando avrete terminato questo primo step, potrete versare un filo d’olio di oliva extravergine in un piattino e versarci sopra tutto il risotto. Dunque, con l’aiuto di una spatola, compattate il tutto formando una sorta di disco di riso.
Lasciate quindi raffreddarlo per circa 10 minuti in modo che la consistenza si indurisca e si compatti maggiormente. Il risultato dovrebbe essere simile a quello di una galletta di riso.
Infine non vi resterà che rimetterlo in padella a fuoco basso e farlo dorare da entrambi i lati. Proprio in questo momento dovrete saltarlo in modo da rigirare la forma.