Le specifiche sul richiamo alimentare per chips di verdure che appartengono ad un nome presente da anni. Qual è l’inconveniente individuato.
Ha trovato pubblicazione un urgente richiamo alimentare per chips di verdure che sono messe in commercio con un marchio molto conosciuto. A farlo sapere è, come sempre avviene in casi come questo che riguardano il mercato italiano, il Ministero della Salute.
Il sito web ufficiale di tale soggetto istituzionale è aggiornato con cadenza quotidiana di notifiche che contengono tutti gli aggiornamenti del caso. La situazione di richiamo alimentare di queste patatine è alquanto urgente.
Infatti nel motivo del richiamo è indicata una riscontrata ed elevata presenza di acrilammide. Questa sostanza è potenzialmente cancerogena e si forma nel processo di frittura degli alimenti, quando capita di superare il cosiddetto punto di fumo.
L’addensarsi proprio del fumo è dato dalla formazione dell’acrilammide, una volta raggiunta una elevata temperatura ben precisa che dipende anche dall’olio usato. Ad ogni modo, questo prodotto è da riconsegnare al punto vendita di origine.
Richiamo alimentare per patatine, la marca coinvolta
Le patatine richiamate sono quelle di un lotto specifico del marchio Amica Chips. Si tratta della varietà Ortolana. Il produttore Yellow Chips B.V. ha il proprio stabilimento di produzione in Olanda.
Il distributore italiano Amicha Chips s.p.a. ha collaborato con il Ministero della Salute per individuare il lotto interessato dalla problematica di alti livelli di acrilammide.
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Si tratta delle unità che appartengono al lotto 080587 e che riportano come data di scadenza l’indicazione del 25/03/2023. Ogni unità posta in commercio ed ora richiamata è costituita da dei sacchetti sigillati dal peso di 100 grammi ciascuno.
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Per chiunque abbia acquistato uno o più pezzi dell’articolo testé indicato è necessario che il tutto venga riconsegnato dove è avvenuto l’acquisto. Non è necessario presentare lo scontrino relativo, dal momento che la situazione descritta è urgente e fa direttamente riferimento a quello che potrebbe essere un rischio per la salute dei consumatori.
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Procedendo con la restituzione si potrà procedere con il rimborso di quanto speso in un primo momento oppure con la sostituzione con merce di altro tipo e dallo stesso prezzo di vendita oppure versando la differenza.