I brutti ma buoni sono quei biscotti secchi fatti a base di nocciole e mandorle, hanno una forma irregolare ma sono gustosi
Chi non ha sentito almeno una volta parlare de i brutti ma buoni? Quei biscotti secchi e deliziosi, dall’aspetto poco invitante ma che nascondono un sapore delicato e buonissimo.
Vediamo cosa occorre per preparare a casa queste delizie:
210 g di zucchero semolato
350 g di nocciole
160 g di nocciole
160 g di albumi
Preparazione per i biscotti brutti ma buoni
Vediamo come si preparano i biscotti brutti ma buoni.
Primo passo, versare in un pentolino a fuoco spento lo zucchero semolato, unire le nocciole tritate. A parte montare a neve ben ferma gli albumi e incorporarli agli altri due ingredienti, mescolando delicatamente.
Secondo passo, accendere il fuoco a fiamma media e far cuocere continuando a mescolare in modo che non si attacchi sul fondo, finché il composto non si rapprende e diventa più denso e di colore più scuro. Successivamente, trasferire su un piatto e lasciarlo intiepidire.
Terzo passo, con l’aiuto di due cucchiai, prendere poco impasto per volta e disporlo a mucchietti su una teglia rivestita con carta da forno. Cuocere in forno ventilato, preriscaldato a 130° per 40-45 minuti. (Statico invece a 140° per 45-50 minuti)
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Infine lasciar raffreddare prima di staccarli dalla carta da forno e gustarli. Insomma la ricetta non è particolarmente difficile e gli ingredienti che servono sono davvero pochi. Al posto della vaniglia si possono aromatizzare con un pizzico di cannella invece.
Per conservare questi meravigliosi biscotti, è bene trasferirli in una scatola di latta oppure un barattolo di vetro. Durano 7-8 giorni e si sconsiglia la congelazione.
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Questi biscotti sono originari di Prato in Toscana, infatti ricordano un pò i cantucci toscani che sono sempre biscotti secchi a base di mandorle.
Tuttavia non c’è certezza sull’origine di questi biscotti, sia Novara che Varese rivendicano la sua creazione ai tempi del 1879. Perciò non è chiaro. In realtà i brutti ma buoni ormai sono diventati praticamente nazionali, almeno sicuramente al nord si trovano in quasi tutte le pasticcerie.