È un argomento di cui ultimamente si sta dibattendo molto: la reverse diet è entrata a gamba tesa nel macro insieme delle diete. Ma sapete cos’è? Funziona veramente? Andiamo a scoprirlo insieme seguendo le parole degli esperti di settore.
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La dieta è una continua maratona: il percorso è lungo, lastricato da ostacoli e la fatica si può far sentire anche solo dopo pochissimi chilometri percorsi.
Anche nel caso in cui si arrivasse al traguardo e quindi si perdesse tutto il peso imposto come obbiettivo iniziale, vi è il pericolo di abbandonare il percorso dimagrante e di riprendere tali chili dopo poco tempo.
Ultimamente però per questi casi si parla molto di Reverse Diet, tradotto in italiano “Dieta inversa”. Cos’è? Funziona davvero? Andiamo a scoprirlo insieme secondo i pareri degli esperti di settore.
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Reverse diet, cos’è? Funziona davvero? Parola agli esperti
Stiamo parlando di un sistema che permette di passare in modo graduale e controllato da una dieta dimagrante a regime ipocalorico, ovvero con poche calorie assunte durante il giorno, a un mantenimento del proprio peso svolgendo l’alimentazione abituale.
La reverse diet viene usata in modo principale dagli sportivi, nello specifico dai body builder, in quanto per loro è fondamentale evitare l’accumulo di massa grassa.
Tutt’oggi però non esistono prove scientifiche volte a confermare la validità di questo percorso dimagrante.
Infatti come spiega Rosalba Giacco, ricercatrice dell’Istituto di scienze alimentari (Isa) del Consiglio nazionale delle ricerche, “Alla base della dieta inversa c’è la teoria che il metabolismo basale di una persona, ossia l’energia di cui l’organismo ha bisogno per mantenere le sue funzioni vitali a riposo, abbia una soglia biologicamente determinata. E che, se questa viene superata, si aumenta di peso“.
Come funziona la reverse diet
Entriamo però nello specifico e capiamo come funziona questo processo dimagrante: uno degli schemi maggiormente utilizzati consiste nell’implementare 20\25 grammi (80\100 kcal) di carboidrati a settimana.
Dopo 7 settimane si arriverà dunque ad un aumento calorico di 560\700 kcal. Dall’ottava alla quattordicesima settimana si ripete lo stesso passaggio arrivando dunque alla fine ad un apporto calorico nella norma.
Non essendo confermata da studi scientifici dunque la dieta inversa non risulta essere una delle migliori in circolazione.
Il consiglio finale che vi forniamo è quello di affidarsi sempre ad un nutrizionista per buttare giù qualche chilo di troppo senza affidarsi unicamente a consigli online.