Pulire le vongole è semplice se si fa come farlo. Arriva un metodo semplice, ma dai risultati infallibili: ecco di cosa si tratta.
Arriva l’estate e sale la voglia di piatti di pesce. Tra primi e secondi, le possibilità sono tante, ma una in particolare spesso conquistata tutti: le vongole.
Mollusco molto versatile è perfetto sia da solo, sia per dare vita a un sugo da urlo con cui dare vita a una pastasciutta mozzafiato.
Dal gusto goloso, l’unico fattore che potrebbe frenare nella loro scelta è il pensiero comune che le vongole siano difficili da cucinare e in particolare da pulire.
Se pulire le vongole può sembrare all’apparenza un’impresa titanica, in realtà non è così. Esiste infatti un metodo infallibile per farlo grazie a semplici step.
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Pulirle in modo corretto è di vitale importanza in quanto in caso quest’operazione non sia fatta in modo adeguato si potrebbe persino percepire la sabbia tra i denti.
In primis si parte pulendo le vongole, analizzandole una a una (quelle aperte e rotte vanno eliminate) per poi sbatterle sul tagliere per eliminare eventuali residui di sabbia.
Di seguito si pongono in uno scolapasta e si lavano sotto l’acqua pulendole al meglio e rimuovendo eventuali impurità.
Si può poi lasciare le vongole nello scolapasta posizionato sopra una ciotola, evitando così che tocchino il fondo, per poi sciacquarle di nuovo e lasciare ancora in ammollo. Altrimenti si possono lasciare in ammollo in una ciotola di vetro con acqua e sale – circa 20 g per 1 litro di acqua – creando un ambiente marino che permette di spurgare eventuali impurità.
Si lasciano per un paio di ore in ammollo per poi scuoterle e aggiungere ancora del sale, ripetendo il processo fin tanto che l’acqua non è pulita. Si passa poi alla fase di apertura.