Per millenni si è creduto che prosciutto e melone fosse un abbinamento perfetto ma ultimamente girano numerose voci che dicono il contrario. Ma questa combinazione fa davvero bene? Andiamo a scoprire cosa dicono gli esperti riguardo l’argomento.
È sicuramente una delle pietanze cardini durante questo periodo di afa e caldo insieme alla pasta fredda e alla caprese: prosciutto e melone sono una combinazione perfetta che dona freschezza e tanto gusto.
Alcuni lo consumano sotto l’ombrellone, altri comodamente in casa e c’è perfino chi non può resistere a tale tentazione al ristorante.
La storia di questo abbinamento fonda le radici nel 100\200 dopo Cristo quando alcuni medici romani avanzarono una tesi per la quale dei cibi completamente opposti garantissero equilibro al nostro organismo.
Per questo motivo, la combinazione in questione era perfetta. La scienza da quei tempi è progredita in larga misura ed oggi possiamo capire veramente se prosciutto e melone fa davvero bene. Andiamo a scoprire cosa dicono gli esperti a riguardo.
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Una credenza comune che si sta diffondendo sempre di più in questo periodo narra che l’accostamento tra l’insaccato ed il frutto non sia poi così salutare. È questa la realtà dei fatti?
Da ciò che si narra, il sodio contenuto nel prosciutto crudo annullerebbe del tutto gli effetti benefici del potassio nel melone.
In tal modo la coppia non sarebbe così benefica e light come si può credere presentando controindicazioni e problematiche per la salute di chi ne mangia. Ma è davvero così?
L’esperta di settore presa in considerazione è Chiara Manzi, nutrizionista ed ideatrice del metodo Cucina Evolution, nel quale spiega che ogni alimento non va demonizzato ma assunto con le giuste proporzioni.
Spiega infatti la dottoressa “La critica non viene mossa sull’abbinamento bensì sul prodotto: il prosciutto non andrebbe bene in quanto ricco di sale; ma se lo abbiniamo al melone andiamo a lenire gli effetti negativi di un alimento particolarmente salato poiché lo accostiamo a un prodotto ricco di acqua, di carotenoidi, antiossidanti e vitamina C“.
Come spiegato già in precedenza, tutto sta nelle giuste dosi e frequenze del piatto: se non si esagera, non bisogna avere nessuna preoccupazione su controindicazioni della pietanza.