Prodotto alimentare contaminato, tragedia per una dodicenne che finisce in coma dopo averlo consumato: scatta l’allerta massima.
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L’alimentazione è senza il minimo dubbio una delle cose più importanti nella vita di un uomo: siamo lo specchio di ciò che mangiamo, recita un famoso detto antico.
Ci sono ad esempio cibi che apportano tantissimi benefici all’organismo ed altri che, seppur gustosissimi, apportano più danni che vantaggi.
In un mondo così globalizzato come il nostro, nei mercati sono comparsi sempre più cibi “lavorati”: si pensi ad esempio alle classiche pizze surgelate.
Invece di perdere tantissimo tempo nel prepararla o di spendere molti soldi in pizzeria, c’è chi ama acquistare quelle surgelate: in tempi record, sulla tavola, ci sarà una pietanza calda e talvolta comunque buona.
In questo particolare tipo di prodotto, tuttavia, ci sono tra gli ingredienti non soltanto farina, pomodoro, mozzarella e origano, ma anche glutammati, zuccheri aggiunti, additivi e grosse quantità di sale.
In Francia, tuttavia, è allerta massima: dopo il consumo di pizze surgelate Buitoni, diverse persone hanno avuto problemi non di poco conto mentre una ragazzina di appena dodici anni è finita addirittura in coma.
Prodotto alimentare contaminato, finisce in coma ragazzina di 12 anni: “Allerta massima”
La praticità delle pizze surgelate (e anche l’economicità, dal momento che costano pochi euro) è sotto gli occhi di tutti ma in Francia diverse persone non se la stanno spassando di certo bene.
Una ragazza di appena 12 anni sta lottando da un paio di mesi tra la vita e la morte perché è finita in coma dopo aver consumato una pizza surgelata. La causa? Il batterio Escherichia coli.
Ricoverata in un nosocomio a Nancy, la piccolina aveva mangiato una pizza Fraich’Up Buitoni: solo dopo si è scoperta la presenza di batteri.
Altre persone hanno avuto problemi all’apparato digestivo e hanno presentato sintomatologie causati dal batterio (come diarrea e vomito).
Il gruppo Nestlé ha deciso di chiudere lo stabilimento di Caudry e di richiamare tutte le pizze surgelate Fraich’Up. Le autorità, dal canto loro, hanno subito pubblicato linee guida in cui hanno spiegato che bisogna temere (e contattare quindi il medico) se compaiono sintomi dopo 15 giorni dal consumo del prodotto.
Nel Paese francese ci sarebbero stati anche due morti legati alla contaminazione: in realtà il collegamento tra i decessi e il consumo del prodotto in questione non è mai stato confermato. Léna, la ragazza di 12 anni andata in coma, non reagisce più agli stimoli e ha subito notevoli danni: stando alle parole della famiglia, il quadro è molto complesso.