Ogni città e regione ha il suo menù classico per le feste di Natale. A Roma sono tanti i piatti che non possono mancare in tavola, da quelli tradizionali ad altri più nuovi.
È già tempo di pensare a cosa cucinare per le feste di Natale, se si ricevono parenti e amici per festeggiarlo insieme bisogna già stilare il menù.
Ma anche per tutti coloro che sono soltanto ospito e non hanno l’incombenza e il piacere di preparare pranzi e cene arriva già il momento di pregustare tutte le prelibatezze e le leccornie che verranno mangiate in quei giorni.
A dirla tutta tutto il mese di Dicembre è costellato da bontà specifiche del periodo da gustare fin dal giorno dell’Immacolata per arrivare poi a cenoni e pranzi che non possono che essere all’insegna dell’abbondanza.
Ogni località, regione e città, ha i suoi piatti tipici tradizionalmente preparati e che si tramandano di generazione. Così come in tante famiglie ci sono abitudini culinarie e usi che vengono ripetuti annualmente.
Soffermandoci sulla città di Roma, andiamo a scoprire quali sono le pietanze classiche, immancabilie e tipiche che caratterizzano le festività natalizie e non si trovano da altre parti.
C’è chi ama i sapori antichi e tradizionali, chi preferisce dare un tocco di innovazione al cibo da gustare a Natale, aggiornandolo ai tempi attuali, ma alcuni piatti rimangono sempre un must e non tramontano mai.
L’antipasto classico dei pranzi romani, anche nei periodi di festa può essere abbastanza rustico e in genere la bruschetta con patè e accompagnamento di verdure grigliate apre il pasto in modo ricco e deciso.
Quanto ai primi piatti si spazia dalle fettuccine all’uovo condite con ragù ai timballi, di pasta più che di riso, farciti con carne e verdure e quasi sempre caratterizzati dalla salsa di pomodoro che dona quel gusto pieno e abbondante che fa festa.
Ma il Natale è il tempo anche della pasta ripiena e anche a Roma come in altre parti di Italia le lasagne, ma in particolare i cannelloni sono protagonisti. I ripieni possono essere vari, ma domina sempre la presenza di carne e di pomodoro.
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Per una scelta più delicata ma altrettanto saporita ci sono però anche i tortellini in brodo, sostanziosi e sazianti, ma più leggeri.
Riguardo il secondo il principe della tavola a Roma è l’abbacchio con le patate, ovvero l’agnello che viene cotto al forno e le patate insaporite durante la cottura.
Tra i dolci spiccano il panpepato, a base di frutta secca e spezie e il pangiallo, molto antico che oltre a questi ingredienti prevede anche il cioccolato e una glassa con lo zafferano che gli conferisce il colore appunto giallo.