La pilosella appartiene alla famiglia delle Asteracee, è una pianta perenne che cresce nelle zone montane d’Europa ed è molto diffusa anche in Italia, ben riconoscibile per le sue foglie di colore giallo vivo. Volgarmente conosciuta come “lingua di gatto”, per la forma delle foglie, viene così chiamata per la caratteristica peluria che ricopre le sue foglie ed è molto utilizzata in erboristeria per le sue riconosciute proprietà terapeutiche.
La pilosella rappresenta un buon rimedio per quanto riguarda l’estetica poiché oltre ad essere ricca di bioflavonoidi è anche ricca di cumarine, composti aromatici ad azione protettiva e antiinfiammatoria dei vasi sanguigni.
L’attività principale della pilosella è diuretica e drenante renale, ottima per combattere la ritenzione idrica (cellulite) e favorire l’eliminazione delle tossine anche in concomitanza di un eventuale sovrappeso. Inoltre esercita un’attività antisettica urinaria e grazie alla presenza di flavonoidi riduce gli acidi urici. In più facilita la produzione e il flusso di bile, potenziando così il lavoro detossificante del fegato.
La tintura madre in gocce, le cui dosi variano da persona a persone, è particolarmente indicata per il trattamento delle irritazioni e delle infiammazioni del cavo orale e dell’apparato digerente. Se disciolta in acqua è utilizzabile per igienizzare la bocca, evitando così l’assunzione di collutori irritanti a base d’alcol.
Infine per la presenza dei tannini la pilosella è usata anche come antiemorragiche, per favorire la cicatrizzazione nelle emorragie sia interne che esterne, traumatiche o infettive.
In commercio si può trovare in forma di fiori essiccati che possono essere adoperati per infusi o decotti, sotto forma di creme cosmetiche per il corpo e il viso, in gocce per uso interno e pillole. La pilosella non deve essere assunta durante la gravidanza o in concomitanza con l’assunzione di farmaci: quindi è sempre meglio rivolgersi al medico che vi consiglierà la giusta posologia.