Per una vera conoscenza sui prodotti che portiamo in tavola, scopriamo quali sono i 12 alimenti, tra frutta e verdura con più pesticidi e quindi più inquinati.
Le persone sono sempre più attente in fatto di acquisti alimentari. Si cercano prodotti di qualità, ci si informa su provenienza e tipologia di coltivazione, questo perché agricoltura vuol dire anche pesticidi.
Oggi uno studio scientifico, condotto dell’Environmental Working Group e basato sulle ricerche condotte dal Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, ha diffuso una classifica che riporta quelli che sono gli alimenti più “sporci” e cioè quella verdura e frutta che trattiene maggiormente i pesticidi e in generale sostanze chimiche, e le quali invece siano più “puliti” e quindi tossico repellenti.
Lo studio è stato condotto dal 2004 e riguarda i 47 alimenti più popolari e venduti. I test effettuati hanno evidenziato che il 70% prodotti coltivati in maniera convenzionale (quindi non biologica, ndr) mostrano presenze pesticide. Nello specifico qui, vedremo quali sono le tipologie di frutta e verdura più contaminate.
Effettivamente, nella guida rilasciata, ci sono frutti e verdure molto amati e utilizzati nella nostra cucina. Ecco quali:
Al numero 12 della classifica, si posiziona il peperone. In questo caso il 90% dei campioni analizzati ha mostrato la presenza di sostanze tossiche per la salute umana.
A pari merito ci sono le patate. Pur essendo uno degli alimenti più versatili con il quale si possono preparare tantissime tipologie di piatti, è uno di quelli a cui bisogna prestare più attenzione.
Presenta, invece, ben il 95% di pesticidi il sedano, mentre al numero 9 della classifica si trovano i pomodori, risultati positivi a 15 diverse tipologie di pesticidi ed elementi chimici.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Lista della spesa di Gennaio. Cosa non può mancare per la dieta di inizio anno
Per quanto riguarda la frutta, invece, i test effettuati hanno mostrato particolari presenze di pesticidi sulle pere, che quindi si inserisce in questa classifica alla posizione numero 8. A seguire le ciliegie, qui il 30% dei prodotti analizzati presentava residui di idropione, sostanza vietata in UE.
Si arriva quasi al 100% dei campioni analizzati per le pesche, che è quindi alla posizione numero 6. Seguono poi l’uva, le mele e noci pesche.
Chiudono la classifica di frutta e verdura che trattengono maggiormente i pesticidi, gli spinaci, risultati positivi nel 97% dei casi e le fragole, in questo ultimo caso i campioni evidenziavano la presenza di più di 10 differenti tipologie di sostanze chimiche.