Cosa c’è da sapere in merito alla presenza di pesticidi nelle banane. Come stanno le cose per quanto riguarda il mercato in Italia.
Pesticidi nelle banane, il rischio è concreto e come può riguardare una gran varietà di frutta ed anche di verdure ed ortaggi, così può manifestarli anche con quello che è il frutto giallo per antonomasia. La presenza di questi prodotti, come è possibile evincere dal nome, è data dalla necessità di dovere debellare insetti ed esseri infestanti.
Purtroppo però come conseguenza dell’impiego di pesticidi nelle banane si può avere una presenza in quantità superiori rispetto alle norme attuali fissate per garantire la sicurezza in termini di sicurezza alimentare. E questa cosa va a costituire un possibile fattore di rischio per noi consumatori che dovessimo mangiare della frutta contaminata in questo modo.
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Per arginare il più possibile l’impatto che possibili pesticidi nelle banane possono avere che cosa possiamo fare? Purtroppo, nonostante la presenza di una delle bucce più resistenti e spesse che ci siano, non si ha una protezione totale per quanto riguarda la polpa interna.
Infatti i pesticidi possono facilmente attraversare lo strato esterno costituito dalla buccia stessa. Come rilevato da appositi test atti a mostrare quello che è il livello di salubrità di alcuni dei marchi di banane venduti in Italia, ecco emergere un impiego alquanto diffuso di pesticidi.
Pesticidi nelle banane, com’è la situazione
I risultati di queste analisi di laboratorio sono presentati dalla rivista il salvagente. Su venti marche, solamente tre alla fine sono risultate prive di pesticidi. Per tutte le altre è emersa in particolare la presenza di neonicotinoidi, dei prodotti che sono altamente pericolosi in particolare per le api.
Le quali stanno andando incontro ad una enorme crisi numerica, dettata da numerosi fattori. E questa precarietà delle api rischia di portare a degli sconvolgimenti importanti e da non fare assolutamente concretizzare. Per quanto riguarda gli altri marchi comunque c’è una buona notizia.
E cioè che tutti i valori di tracce di pesticidi trovati sono comunque risultati di gran lunga inferiori rispetto a quelli che sono i limiti massimi fissati dagli standard dettati dalla Commissione Europea in fatto di sicurezza alimentare. Questo vuol dire che, per avere delle eventuali gravi conseguenze sulla persona, si dovrebbe mangiare una ingentissima quantità di banane tutti i giorni per alcune settimane.
Una cosa che possiamo definire tranquillamente come impossibile sia perché non esiste alcuna usanza simile e sia perché già una banana molto spesso basta ed avanza per sentirsi sazi, grazie all’elevato contenuto di fibre in essa presente.