Sono scattati ben 455 allarmi in Europa per la salmonella che è il pericolo per contaminazione microbiologica più diffuso negli alimenti. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull’ultima relazione annuale sul sistema di allerta rapido degli alimenti e dei mangimi in Europa (RASFF). La salmonella è stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon.
I casi più diffusi hanno interessato il pollame (126 episodi), 68 casi frutta e verdura, 42 i prodotti di altra carne, 20 erbe e spezie, 14 le uova, 13 casi i prodotti della pesca, 6 latte e derivati e ben 113 prodotti per l’alimentazione animale. La salmonella – continua la Coldiretti – è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche”. I principali serbatoi dell’infezione – aggiunge Coldiretti – sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione”.
Nelle ultime ore Lactalis, il primo gruppo mondiale di prodotti caseario-lattieri, ha stabilito il ritiro dal mercato in 83 Paesi di “12 milioni di confezioni” di prodotti destinati alla prima infanzia provenienti dalla fabbrica di Craon, nell’ovest della Francia, dopo la scoperta a dicembre di alcuni casi di salmonellosi. Finora si contano 35 casi di neonati colpiti in Francia, uno in Spagna, mentre un altro in Grecia resta da confermare. Lactalis si è detta pronta a risarcire tutte le famiglie che hanno subito un danno.
I prodotti di Lactalis a rischio e ora da ritirare dalla vendita sono stati esportati anche all’estero in diversi Paesi, dal Marocco a Taiwan, dalla Spagna alla Grecia, anche se non sembrerebbe per ora in Italia. Le associazioni di consumatori francesi si preparano a dare battaglia, con gli avvocati che preparano una mega-causa.