Una dieta priva di glutine non è consigliata se non sei celiaco: pro e contro del regime alimentare gluten free.
Negli ultimi dieci anni, l’interesse per la dieta senza glutine ha conosciuto una crescita straordinaria, alimentata da affermazioni che suggeriscono che eliminare il glutine possa migliorare la salute generale. Si prevede che il mercato globale degli alimenti senza glutine raggiunga i 14 miliardi di dollari entro il 2032. Un articolo pubblicato sul National Geographic chiarisce però un elemento.
Ovvero risponde alla domanda se sia davvero necessario rinunciare al glutine se non si è celiaci. La risposta è negativa e di seguito capirete perché, in base a ciò che dicono gli esperti, consultati sul tema dalla prestigiosa rivista. Il tema è la sensibilità al glutine: non sempre è celiachia, i nuovi risultati di una ricerca lo dimostrano, e spesso ci facciamo condizionare dalle “mode”.
Nonostante la sua reputazione negativa, il glutine non è intrinsecamente dannoso, al contrario, il grano è una fonte ricca di nutrienti essenziali, come proteine, fibre, ferro e vitamine. Secondo Melinda Dennis, dietista registrata presso il Celiac Center del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, il grano integrale, in particolare, può contribuire positivamente alla salute del cuore.
La popolarità della dieta senza glutine ha acquisito ulteriore slancio grazie al marketing, che ha spinto molti a credere che “senza glutine” fosse sinonimo di “più sano“. Sul gluten free, sfatiamo falsi miti: che cosa significa, perché non mangiare glutine e come si capisce se si è intolleranti. Dobbiamo capire che solo celiaci e coloro che hanno una sensibilità al glutine non celiaca (NCGS), devono rinunciare al glutine.
Secondo Janelle Smith, dietista registrata, il marketing ha contribuito a trasformare il glutine in un “nemico” in modo eccessivo. Non tutti coloro che seguono una dieta senza glutine hanno una condizione medica che giustifica questa scelta. Solo l’1% della popolazione mondiale soffre di celiachia, ma questo non ha impedito al concetto di dieta senza glutine di diventare una moda.
Anche se molti consumatori credono che una dieta senza glutine possa ridurre l’infiammazione o migliorare le prestazioni atletiche, la scienza non ha trovato prove convincenti a supporto di queste affermazioni. Non solo: molti prodotti senza glutine, come pane e pasta, tendono a essere più ricchi di zuccheri e grassi, con meno fibre e proteine rispetto ai loro equivalenti tradizionali.
Insomma, la dieta senza glutine è meno equilibrata e, in alcuni casi, può portare a un aumento di peso non voluto. Per questo, gli esperti consigliano di abbinare una dieta senza glutine alla dieta mediterranea, che è ricca di fibre, frutta, verdura e proteine sane. Questo approccio offre numerosi benefici, come la riduzione dell’infiammazione e l’apporto di antiossidanti.
Un ultimo consiglio: se si sospetta che il glutine stia causando problemi di salute, è fondamentale consultare un medico prima di eliminare il glutine dalla propria dieta. Questo passo garantirà che la scelta sia giustificata da una reale necessità, evitando di rinunciare a un alimento che potrebbe non essere la causa del problema