Pausa pranzo, cosa e come mangiare

La pausa pranzo è un momento della giornata che merita tutto il nostro rispetto e attenzione. Molto spesso, a causa dei tempi ristretti, preferiamo consumare un pasto veloce acquistato al fast food o uno spuntino preso nel distributore automatico. Niente di più sbagliato e nocivo per la salute, soprattutto se queste abitudini si protraggono nel tempo.

Ecco alcuni semplici consigli per una pausa pranzo ottimale:

La prima regola è quella di privilegiare cibi leggeri, evitare alimenti pesanti come gli hamburger, le patatine fritte, super panini con salse poco digeribili. Consumare cibi ipercalorici non fa bene alla salute ed è controproducente, perché possono provocare sonno e rallentare il ritmo di lavoro.

Regola numero due: non saltate la pausa pranzo. E’ scientificamente provato che una breve interruzione tra le ore di lavoro è indispensabile per mantenere alto il livello di produttività. 20 minuti sono il tempo minimo necessario per ricaricare d’energia il cervello e predisporlo al buon umore.

Regola numero tre: non mangiate alla scrivania. Qualunque pasto decidiate di consumare, compreso un semplice panino, deve essere consumato lontano dalla postazione di lavoro. Ad esempio in un parco, su una panchina, in una mensa o in uno spazio adibito appositamente per la pausa pranzo. Evitate di mangiare in solitudine, altrimenti passerete il tempo a rimuginare sui problemi appena lasciati dietro di te. Scambiare due chiacchiere con i colleghi mentre si è a tavola è il modo migliore per ricaricare le batterie fino al momento della ripresa del lavoro.

Regola numero 4: attenzione a ciò che mangiate. Il miglior pasto veloce sarebbe una bella insalata condita con olio extravergine di oliva e accompagnata da due fette di pane. Se invece preferite un pasto completo cercate di condirlo il meno possibile e concludete con un frutto di stagione.

Regola numero 5: masticare con calma. Mangiate lentamente, assaporando ogni boccone del pasto che avete portato con voi. Una passeggiata dopo il pasto sarebbe un’ottima abitudine.

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